Chiude oggi, dopo 35 anni di onorato e delizioso servizio, la pasticceria Deana, gestita da due delle persone più dolci e gentili che abbia mai conosciuto.
Claudio e Luciana Deana, fratello e sorella.
Lui pasticcere, lei aiutante pasticcere e alla cassa a gestire il negozio.
A conduzione familiare per 35 anni.
Mai una domenica chiusi, mai un festivo chiusi.
Luciana, per me, è stata la prima maestra del tempo pieno a scuola elementare.
E’ sempre stata la maestra che tutti vorremmo avere.
Affettuosa, allegra, tenera e autorevole.
Quando aprì il negozio, insieme a suo fratello, lei aveva 23 anni.
Era il 1983. I primi anni 80. I favolosi anni 80 come li chiamano ora.
Era veramente un altro tempo.
Dentro di me continuo a pensare a come poteva essere per Claudio e Luciana l’idea di aprire una pasticceria così giovani. In un buco di paesino come il nostro.
Eppure ce l’hanno fatta. I loro meravigliosi dolci sono stati richiesti per tantissimo tempo non solo a Burago ma in gran parte della Brianza. C’era gente che veniva anche da Bergamo.
E a differenza di molti, se chiedevi un consiglio su come farli, si sono sempre dimostrati disponibili, anche ieri alla festa di addio, dove c’era tanta gente, come vedete anche dalle foto, mi hanno spiegato per filo e per segno la ricetta del mitico zuccotto, un dolce fantasmagorico, che è una specie di pan di spagna morbidissimo, ripieno di crema Chantilly e crema panna e cioccolato, con sopra tritati gli amaretti.
Siamo tutti tristi per la loro chiusura, non possiamo negarlo.
La Pasticceria Deana ha fatto la storia del paese e da sempre fa parte di noi.
Ci mancherà tantissimo ma la conserveremo nel cuore e nell’anima, simbolo di come deve essere il commercio, umano, affettuoso, solidale in tutti i sensi possibili.
Un posto che sa di casa e che deve essere la base di quello che possono essere i negozi.
La mia torta preferita resterà sempre il pan di spagna con sopra le scaglie di cioccolato bianco e ripiena di crema pasticcera e amaretto. Tanto amaretto mi raccomando perché il pan di spagna deve rimanere morbido.
La ricordo bene la prima volta che la mangiai, alla mia cresima, finendo per papparmi le scagliette di cioccolato bianco e rischiando un’indigestione.
Quest’anno quella torta non ci sarà ma proverò a farla io, seguendo gli insegnamenti di Claudio e Luciana. E in futuro userò le formine di Paperino, Topolino e gli altri che comprerò presso da loro.
Non posso fare a meno di pensare ad una frase di Sarah Jane Smith di Doctor Who:
“Dolore e perdita, ci definiscono tanto quanto la felicità o l’amore, che si tratti di un mondo o di una relazione: tutto ha il suo tempo e tutto finisce”
Ma se siamo tristi per la fine di un’era non possiamo non dire grazie per tutto quello che Claudio e Luciana hanno dato al nostro piccolo paesino.
“Grazie di aver fatto parte delle nostre vite” citando Meg Ryan in c’è Posta per te.