Il viaggio di Yao di Philippe Godeau- Recensione

Il Viaggio di Yao

Anno 2018

diretto da Philippe Godeau

con Omar Sy, Lionel Louis Basse, Fatoumata Diawara,

Germaine Acogny, Alibeta, Gwendolyn Gourvenec

 

Prodotto dallo stesso Omar Sy e da Jean-Yves Asselin, è la storia di Seydou Tall (Sy che riesce sempre a bucare lo schermo come pochi e ha un talento immenso. Attualmente lo potete trovare nella serie Netflix, Lupin, che abbiamo recensito qui), famoso attore francese che deve andare a Dakar per ricevere un premio.

Accetta per poterci andare con il figlio Nathan, avuto dalla moglie Laurence (Gourvernec), da cui si sta separando e con cui non è in buon rapporti, infatti alla fine la donna trova una scusa per impedire al bambino di seguire Seydou.

Una volta arrivato in Senegal, il giovane attore fa amicizia con Yao (Basse. Questo ragazzino è da tenere d’occhio), che lo ha raggiunto in hotel, facendo oltre 387 chilometri per incontrarlo e fargli firmare un libro.

Come fa notare anche il sito Sentieri di Cinema , c’è molto di autobiografico per Omar Sy in questo bel road movie.

Il padre di Sy, a cui il film è dedicato, era infatti originario del Senegal e come dicevamo Sy è produttore della pellicola.

La storia è molto semplice eppure molto affascinante.

Vi avviso che da qui in avanti ci saranno diversi SPOILER!

Attraverso Yao, infatti, Seydou ritrova le sue radici africane, che aveva dimenticato, diventando, come lo accusano il bambino e la giovane musicista Gloria (Diawara, anche lei colpisce non poco ed è una cantante e attrice assai quotata all’estero, con diversi film e diversi all’album all’attivo), un “bianco di dentro”.

Seydou ha interiorizzato la mentalità occidentale, razionalista e poco incline a vedere misteri dietro l’angolo.

Gloria è un bellissimo personaggio, cantante e ballerina, che gira l’Africa per coltivare la sua passione e nel contempo usare i soldi che guadagna per aiutare la sua lontana famiglia.

Ciò non può non far pensare a molti dei lavoratori migranti, sia gli stranieri da noi sia gli italiani all’estero, che lavorano fino a sfiancarsi, per dare un futuro alla propria gente.

Gloria ama il Mali, dice che è un posto magnifico ma “non adesso”.

Il Mali, infatti, è uno dei tanti luoghi della terra dove ci sono guerre dimenticate e nessuno fa nulla.

Gloria incontra Seydou in un bar molto pittoresco, ballando prima accanto a lui e poi unendosi al gruppo di ragazze che ballano sul palco.

Il suo è un ballo sensuale, morbido ed erotico ma mai volgare, colmo dei colori e della bellezza dell’Africa.

Tanto che Seydou inizia a ballare con lei, in privato, quasi per ritrovare se stesso, il tutto sotto lo sguardo divertito di Yao.

A proposito di magie dietro l’angolo è molto bello l’incontro con la misteriosa Tanam, interpretata dalla magnetica Germaine Acogny(ballerina e coreografa senegalese), mezza strega che lo invita a capire che nulla accade per caso e forse lui è finito lì per riallacciare i legami con il suo passato.

Altrettanto splendida la scena in cui Yao scopre il mare grazie a Seydou. Il ragazzino si fa avvolgere dalla magia di questa immensità, percependone subito il calore e i benefici:

“E’ un fiume senza confini, un lago con il fuoco sotto e non finisce mai”. Chi ama il mare non può rivedersi in quelle parole.

Clip “Il Mare”

Da spettatrice amante di ogni tipo di cultura, sono rimasta ammaliata dal fascino magnetico e antico dell’Africa, un continente troppo spesso dimenticato, che pure ha molto da darci e da insegnarci.

Anche solo il riassaporare il gusto della lentezza perché da loro tutto scorre più piano, senza farsi correre addosso la vita.

Ammaliante, in questo senso, anche il deserto, che ti comanda e che non puoi comandare.

Divertente Yao quando dice: “Non è vero che tutti gli adulti sanno cosa fare ma lui sì perché è Seydou”

Il suo eroe. E forse dovremmo ritrovare anche questa voglia di cercare eroi, che possono aiutarci a tirar fuori il meglio di noi e che, come ha fatto Yao con Seydou, possiamo aiutare a diventare migliori.

Toccante che questi voglia tornare al villaggio di suo nonno insieme al figlio, nella speranza di poter riallacciare il legame con lui.

Speranza che sembra avere un seguito visto che Nathan accetta lo speciale regalo di Yao…

A proposito di Yao, la sua dolcezza e caparbietà spingeranno Seydou a perdere l’aereo per riappropriarsi di se stesso e delle proprie origini, arrivando fino al paese del bambino, Neghal, dove finirà per vestirsi con una sgargiante e colorata tunica africana, sopra ai pantaloni “europei”.

Le due anime di Seydou sembrano fondersi in quel momento, egli parla ai suoi connazionali con un linguaggio che aveva perso e ora ha ritrovato.

Ormai ha dimenticato l’aereo, la fretta, la frenesia.

E’ in pace.

E quando riparte con l’auto scassata, lo fa lentamente, quasi a voler toccare di nuovo ogni posto visitato in quel viaggio speciale.

Potete trovare Il viaggio di Yao su

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Trailer

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Silvia Azzaroli

Sono una Scrittrice perché quando scrivo mi sento viva e posso visitare nuovi mondi e nuove terre;

Il mio motto è:
"Siamo universi dentro altri universi." (Ho Sognato Babilonia)

Adoro camminare e andare in bici;

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Star Wars/Trek Geek, Proud Hamster, Fringie, Whoovian, MCU Fan, Sci-Fi Geek;

Amo la Fantascienza, che per me è il genere per eccellenza ma apprezzo anche i Noir, i Romanzi storici, i Saggi e il Fantasy;

I Mici, la Musica, l'Arte (Monet, Artemisia Gentileschi, Raffaello, Caravaggio, Renoir, Hopper, Tiziano), il Tennis (King Roger Federer), la Pallavolo(indimenticabile la nazionale maschile di Velasco, Bernardi, Zorzi, ecc, ora adoro Paola Egonu, Alessia Orro e co), il Pattinaggio, Curling e molto altro;

Amo il Cinema la cosiddetta settima arte.

L'elenco dei film preferiti sarebbe infinito posso solo dire che amo tanto il cinema indipendente che i kolossal, basta che mi lascino qualcosa di positivo dentro l'anima e il cervello;

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Sono affascinata dalla Scienza anche perché volevo diventare medico .
Adoro figure storiche femminili che si sono contraddistinte in questo campo,
in particolare Sabina Spierlein (madre della psichiatria moderna),
Margherita Hack grande astrofisica italiana),
Samantha Cristoforetti (Geniale astronauta italiana).

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