A Domaso (Como), tra il 13 e il 22 agosto, vi è stata la mostra della pittrice valtellinese, Angelisa Fiorini, “Magie d’acqua – Armonie dei fiori”, ospitata nella splendida cornice di Villa Camilla, attuale sede del municipio della ridente cittadina lariana, fu costruita nel XVII secolo come dimora della nobile famiglia Ghezzi.
Angelisa Fiorini, nata a Traona, in provincia di Sondrio, in Valtellina, nel 1952. Dopo aver studiato al liceo artistico di Milano, si sposa e va a vivere a Livorno, negli anni 70, dove nasce la sua passione per l’acqua e i soggetti marini e lacustri.
Rientrò poi in Valtellina alla fine degli anni 70 per motivi di lavoro, riprendendo la sua attività di pittrice negli anni 80, frequentando noti pittori come Antonio Rinaldi, Mery Carmen Mur e Emilio Brocco, approfondendo la tecnica della pittura ad olio.
Diventa attiva nella vita artistica e pittorica della Valtellina, inserendosi nella comunità locale di pittori e ottiene diversi riconoscimenti grazie al suo stile molto affascinante.
Innamorata della stile degli Impressionisti, in particolare di Claude Monet, che, come mi ha raccontato di persona, “è il mio pittore preferito e gli ho anche dedicato un quadro, ispirato alle sue ninfee”, colpisce per l’amore con cui dipinge ogni cosa.
Da amante appassionata del lago di Como, quale sono, non ho potuto non notare subito, la passione per il mio-nostro lago in diversi suoi quadri della mostra, una passione che colpisce chiunque si senta a casa in questo luogo incantevole e magico.
E così lei lo dipinge, riuscendo a dare gioia e facendo rinascere la voglia di scrivere a chi ha paura di affrontare il mondo e le persone.
La stessa Annalisa ci ha rivelato di amare alla follia il lago: “Ormai vivo qui, io amo… amo il lago” e lo si sente, lo si avverte, tanto da sentirsi parte di dipinti fantasiosi, eppure reali, che rendono il nostro lago un’opera da fiaba, porta di un mondo incantato, dove ristorare i sensi e l’anima perduta dai mille affanni della vita.
Tanto da venire voglia di tuffarsi in queste opere e vivere lì.
Curioso che la mia seconda impressione, dopo aver guardato i quadri, sia stata: “Mi ricorda lo stile di Monet” e appunto Annalisa abbia affermato che fosse il suo pittore preferito.
E’ sublime come si possa riprendere lo stile di un artista che si ama, senza copiarlo ma al contrario rinnovarlo per dargli una nuova linfa per le proprie passioni e i propri sogni.
Se amate il nostro lago, avreste dovuto vedere “Magie d’acqua – Armonie dei fiori”; se amate Monet avreste dovuto vederla; se amate l’arte, avreste dovuto vederla.
Tuttavia anche se non amate nessuna di queste cose, avreste dovuto vederla comunque: avreste scoperto le porte di un mondo incantato che vi farà amare di nuovo la vita e l’arte.