Cosa significa ricordare? Cosa significa essere considerati prima ebrei e poi cittadini?
In questi giorni a Ferrara, al Meis, Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah , c’è una mostra proveniente da Torino su Primo Levi.
Ci sono scritti, fotografie, disegni e molto ancora su questo grande scrittore, uomo, filosofo che tanto ci ha lasciato di un tempo che talvolta ci sembra l’oggi.
Altro scrittore che ha parlato delle due esperienze personali è stato Giorgio Bassani.
Nato il 4 marzo 1916, morto nel 2000, Giorgio Bassani è l’uomo che ha fatto pubblicare “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Alcuni dei suoi scritti sono L’Airone, Cinque Storie Ferraresi(Premio Strega), Il Giardino dei Finzi Contini, Gli occhiali d’oro , l’odore del fieno e le poesie L’alba ai vetri.
Per far capire meglio come spiegasse il clima contro gli ebrei, ho scelto alcuni passaggi dal bellissimo Il Giardino dei Finzi Contini.
“Benché fosse così tardi, mio padre non aveva ancora spento la luce. Da quando, a partire dall’estate del ’37, (1937, nota) era cominciata su tutti i giornali la campagna della razza, lo aveva colpito una grave forma d’insonnia”.
“NON vi possono essere ebrei nelle amministrazioni militari e civili; Nel Partito; negli enti comunali e provinciali:nelle banche , nelle assicurazioni, nella scuola Italiana e nell’Università.”
Si era nel 38 a circa due mesi da quando erano state promulgate le Leggi Razziali.”
Più avanti, nel romanzo, la storia d’amore tra Micòl e L’io narrante.
“Fissavo le sue labbra, tinte appena di rossetto. Le avevo baciate, io, sì poco tempo fa, perché non l’avevo fatto sei mesi prima?
Quanto tempo avevamo perduto, io qui a Ferrara, e lei a Venezia. C’era un diretto che partiva dalla Stazione di Ferrara alle 8,00 – e arrivava alle 10, 30. Appena arrivato le telefonavo dalla stazione, proponendole che mi portasse al Lido.
Più tardi facevamo colazione insieme e dopo, dopo, passeggiavamo lungo la spiaggia deserta. Eh sì, farlo allora, baciare Micòl quando DOVEVO farlo sarebbe stato uno scherzo, mentre adesso era tardi, terribilmente tardi.
Il Giardino dei Finzi Contini, Giorgio Bassani.
Quanto tempo, quanto maledetto tempo, che si impiega ad odiare. quanto poco che ci rimane per tutto il resto
Roberta Marani