Quanto si è disposti a lottare per realizzare i propri sogni e conquistare i propri obiettivi?
Come reagiamo ad un evento drammatico che ci coinvolge in prima persona? Ci lasciamo sopraffare dal dolore che ci provoca o ne traiamo la forza per reagire con ancor più energia?
La diversità è una ricchezza, un valore aggiunto o una minaccia da cui difendersi?
Adele è una bimba che vive circondata dall’amore della sua famiglia: i suoi genitori ed i suoi nonni.
Il suo spirito vivace, la sua allegria, la sua dolcezza ed il suo sorriso contagioso l’hanno sempre condotta molto lontano.
Una sera, però, sotto una pioggia scrosciante la piccola, allora quattrenne, sfugge al controllo amorevole del nonno e si spinge troppo distante da casa. Un’auto impazzita la travolge, terminando la sua folle corsa sul suo corpicino, portandole via una gamba.
La disperata corsa in ospedale e la sentenza: Adele, d’ora in poi, dovrà vivere con una protesi.
Subito la notizia sconvolse tutti, ma il calore ed il sostegno da cui la bimba venne immediatamente colmata, da chiunque l’avesse conosciuta, le dettero la forza per riprendere in mano la propria vita.
Ad arricchirla ulteriormente, poi, arrivò Oliver, un cagnolino che, ben presto, divenne la sua ombra.
Adele crebbe, abbracciando con vigore e sempre col sorriso le difficoltà della quotidianità e contrastando gli inevitabili pregiudizi.
Ed imparò a correre come il vento ed a “volare” come i suoi amati aquiloni. Fino a traguardi impensabili.
Un libro meraviglioso, dolce e potente al tempo stesso. Una storia straordinaria, che insegna a non lasciarsi andare mai, nemmeno a seguito di tragicità ineffabili.
Una storia di rivincita, oltre tutto e tutti.
Quella della protagonista di questa storia, ma anche quelle dei cinquanta campioni che hanno completato il testo con loro frasi, sulla vicenda di Adele e su quelle proprie, personali.
Perché di storie come le loro ce ne sono infinite. Tutte diverse, ma in fondo tutte simili, nella voglia di farcela.