Difficilissimo recensire questa Ash vs Evil dead 2×01: Home oppure facilissimo, come faccio a tirare fuori qualcosa interessante da leggere se parto in una serie di commenti da fan boy eccitato?
Mi aspettavo molto da questo ritorno e non mi hanno tradito dopo pochi minuti si è capito che la premiere della seconda stagione sarebbe stata fulminante quasi quanto il pilot. La storia dell’episodio è presto detta: i nostri fanno bisboccia a Jacksonville, ma poi vengono attaccati da due deadite che dicono che la tregua stipulata con Ruby (alla quale hanno lasciato la custodia del Necronomicon) è rotta. Quindi Ash e i fidi Pablo e Kelly partono per la città natale di Ash, perché un deadite ha dato un indizio sul fatto che Ruby sia lì. Partono con l’intenzione di prendere a calci in culo Ruby (o almeno provarci) ma quando arrivano scoprono quello che noi sapevamo, che Ruby in realtà ha bisogno del loro aiuto, perché i suoi figli, i deadite, sono scatenati e fuori controllo e vogliono il libro per poi devastare la terra. Così si riforma la squadra ma potenziata da Ruby.
Fin qui la storia, ma come è stato l’episodio? Strepitoso! Non c’è stata una scena meno che memorabile, come nella prima stagione i nostri (specialmente Pablo e Kelly) passano buona parte dell’episodio coperti di frattaglie e sangue finti.
Si inizia con le gag di Ash in versione cazzone che apre fusti di birra con la motosega e si chiede se un sandwich con madre e figlia, entrambe molto hot, sia una cosa strana in senso buono o cattivo (Ash ma sei scemo? Te lo chiedi pure? Dove si firma?) ma decide che dopo un altro po’ di birra non avrà più dubbi.
Si prosegue con le citazioni della prima stagione ma con gli autori che si divertono a far finta di darci il cinque e poi ci sberleffano:
_ il lancio della motosega e il tuffo identico a quello del pilot che però non riesce;
_ Pablo che anticipa la battuta razzista di Ash e si sente dare del razzista lui.
Dal punto di vista dell’azione strepitoso come sempre, tutti in grandissima forma, Campbell, la Lawless, ma anche la DeLorenzo (fantastica lei, e pensare che non mi conquistò subito) e Santiago.
Molto carino il cammeo (ma è un cammeo o lo rivedremo?) di Lee Majors nel ruolo del padre di Ash che ci prova con Kelly.
Bella la continuità con i film, riempendo un altro piccolo buco raccontandoci cosa successe ad Ash in città dopo le vicende dei film, niente di buono tutti lo credevano uno psicopatico e lo soprannominarono Ashy slashy (Ash il massacratore). Ci sarebbe da chiedersi: ma se ha ammesso di aver fatto a pezzi i suoi amici perché non finì in manicomio criminale? Ma a chi importa?
Bello anche vedere Michelle Hurd (tante cose, tra cui Sheperd in Blindspot) nei panni dell’ex fiamma di Ash, tutti vogliono apparire in questa serie! Anche per pochi minuti, spesso il termine cult è abusato, non in questo caso, questa serie è cult fin dal pilot.
Naturalmente potrei citare altre gag, ma dovrei raccontare l’episodio scena per scena, penso che il succo della recensione sia chiaro, mi limito a citare la gag sull’Alzheimer in chiusura di episodio.
Ringraziamo Ash vs Evil Dead Italia perché pubblica le nostre recensioni!