Bad Boys for Life – La nostra recensione
Disclaimer: tutte le immagine e il trailer sono di proprietà della Warner Bros.
Will Smith e Martin Lawrence tornano in Bad Boys for Life, nuovo capitolo della serie Bad Boys.
I “Cattivi ragazzi” tornano sul grande schermo per una nuova avventura insieme.
Li ritroviamo anni dopo le vicende di Bad Boys II, Mike Lowrey (Will Smith) sta attraversando una crisi di mezza età, invece il suo collega Marcus Barnett (Martin Lawrence) è diventato nonno e vorrebbe andare in pensione.
Dopo essere evasa di prigione un’assassina di un cartello messicano giura vendetta a chi ha arrestato il marito, primo tra tutti Mike Lowrey.
Mike dopo un’aggressione che lo ha messo in pericolo di vita è deciso a fare giustizia, chiederà a Marcus di aiutarlo per l’ultima volta.
Tra nostalgia, azione e divertimento
Bad boys, bad boys
Whatcha gonna do, whatcha gonna do
When they come for you
E’ il primo film della trilogia a non essere diretto da Micheal Bay, anche se il regista ha un piccolo cameo nel film. Un cambio registico che si nota soprattutto nelle scene di azione, meno spettacolari, ma più controllate.
Questo nuovo capitolo e sequel del precedente film, cerca di mischiare vecchi e nuovi elementi con una trama abbastanza lineare che non pretende di uscire dagli schemi già rodati, che a tratti risulta essere anche autoironica; si lavora sull’effetto nostalgia senza mai strafare, utilizzando il concetto di famiglia e affrontandolo da vari punti di vista. Una narrazione che si destreggia abbastanza, alternando scene action, gag e comicità.
Will Smith e Martin Lawrence riprendono i panni dei rispettivi personaggi con la consapevolezza che il tempo è passato anche per loro, affrontando il passato in maniera diversa e strizzando l’occhio al futuro. Ed è proprio sulle dinamiche della loro coppia che questo episodio punta più dei precedenti, fino ad arrivare ad un finale che getta le basi per il nuovo episodio già confermato.
In conclusione
Bad Boys for Life porta sullo schermo un sequel che riesce ad essere in linea con gli episodi precedenti, che funziona dove altri hanno fallito, anche se non brilla particolarmente di originalità. Una storia di passaggio che sullo sfondo di Miami lascia nelle orecchie dello spettatore la canzone tema della serie.
Vi lascio il trailer: