Sto in crisi, rischio di diventare ripetitivo, che dico su questa Black Sails 3×05: XXIII, che non ho detto sugli episodi precedenti? La serie continua su livelli di eccellenza. Io mi sto imponendo di migliorare come recensore, di commentare davvero e non raccontare l’episodio, mi sforzo di fare riassunti sempre più brevi, ma che dico nella recensione di nuovo? intendiamoci ho un sacco di cose positive da dire, ma sono le stesse, quindi alla fine la recensione sarà un’aggiunta al riassunto, un elenco delle scene migliori.
Che è successo nell’episodio
Sull’isola come previsto l’arrivo di mr. Scott ferito dà a Flint e i suoi uomini una speranza diversa da un’impossibile fuga, non per il buon cuore di Scott, ma perché con le condizioni mutate a Nassau lui non sarà più in grado di far approdare sull’isola quello che serve per il mantenimento della comunità di schiavi fuggiti. Il problema è che sull’isola chi comanda non è lui, pure se la moglie dice che è il re , è la regina che governa l’isola, Flint ricevuto in udienza rilancia e la convince a unirsi a lui per riprendere Nassau e non semplicemente a vivacchiare di pirateria offrendo un rifugio a lui e ai suoi uomini.
Vane e Teach (Barbanera) iniziano la loro attività di pirateria attaccando una nave spagnola, la nave portava documenti segreti, si lo spionaggio esisteva già. apprendiamo che nell’ufficio del governatore c’è una spia, subito dopo apprendiamo che è la donna che assisteva Eleanor.
A Nassau Max cerca (e apparentemente riesce) ad assicurarsi (comprarsi) un posto nel consiglio voluto dal governatore.
Rackham e Anne sono quasi riusciti a fuggire con la loro parte del tesoro (grosso problema per il governatore che deve restituirlo agli spagnoli) , ma quel matto di Rackham decide di tornare indietro per prendersi il suo perdono perché non vuole rinunciare al suo nome.
Recensione
Iniziamo dalla cose da ribadire (ma ripetere giova) la grandezza di Toby Stephens, non ho più parole per questo attore, le scene oniriche in cui conversa con (anzi principalmente ascolta ma lui recita col volto) la defunta Miranda, le belle scene con Silver (che bello il loro rapporto ora che è diventato paritario), in questo episodio anche la scena con mr. Scott. Vanno lodati anche Luke Arnold (John Silver) e Hakeem Kae-Kazim (mr. Scott), merito anche loro se Toby Stephens può sfoggiare la sua enorme bravura. Se esistesse un Emmy che premia un cast nel suo complesso quello di Black Sails dovrebbe vincere senza competizione.
In questa serie sono da lodare anche gli autori, mica solo il cast, da due o tre episodi a questa parte mi “preoccupava” il personaggio della cameriera, vedevo che osservava Eleanor tanto interessata e che origliava e già temevo la situazione telenovela: è invidiosa della scalata della sgualdrina pirata e/o è gelosa perché le piace il governatore, non mi era nemmeno passato per il cervello che origliasse perché spiava per conto di qualcuno, così ci hanno infilato pure la trama spionistica ricordandoci che lo spionaggio esiste da molto tempo. E ancora si aggiungono piccoli elementi storici gustosi (sarebbe da verificare questo, non so quanto la storia di Nassau sia romanzata, ma sembra verosimile) che rendono lo sfondo delle vicende più gustoso, quando Teach ordina di inseguire la nave spagnola l’uomo che riceve l’ordine esita, apprendiamo da Vane che i pirati non attaccavano navi spagnole per non attirare l’ira della potente flotta spagnola su Nassau, ma ora che Nassau è caduta …
Un’altra scena memorabile che non ha Flint come protagonista è quella in cui Vane concede l’ultimo sorso di rum al marinaio spagnolo morente con cui ha duellato, molto molto bello il dialogo tra i due in cui lo spagnolo gli spiega che non si sono arresi perché se non difendono il carico la compagnia licenzia il capitano, mentre se muoiono difendendolo hanno speranza di un compenso alle famiglie, forse abbastanza generoso da aiutare la moglie a mantenere i figli. Questa scena mi è piaciuta tanto che il marinaio spagnolo si prende la foto principale e la faccia di Vane visibilmente toccato si prende la prima foto dell’articolo.
Una piccolissima critica? La decisione avventata di Rackham, lui all’inizio fu presentato come il furbo (non in senso negativo, diciamo anche quello intelligente e pragmatico), poi ce ne hanno mostrato le sfaccettature come per tutti i protagonisti di Black Sails, abbiamo visto la generosità nel salvare Anne, abbiamo visto la fedeltà a Vane, quindi ci hanno fatto sapere che in fondo aveva l’animo del sognatore, ma tanto da fare una cosa così sconsiderata come tornare indietro? A me sembra un po’ fuori personaggio per come avevo inteso io Rackham, certo non è una mossa intelligente.
A proposito di personaggi tridimensionali, anche Teach cresce di episodio in episodio e così la mia considerazione per Ray Stevenson, guarda Vane con rispetto misto a vero orgoglio paterno, come se davvero fosse il padre, allo stesso tempo abbiamo visto non solo che è spietato ma il terrore che incute nei suoi stessi uomini e il disprezzo nemmeno troppo celato per Rackham, sono curioso di vederlo interagire con Flint.
Che serie strepitosa!.