Cosa mi aspettavo da Dune di Denis Villeneuve?
Un film evocativo, poetico, quasi mitologico.
Cosa ho visto?
Un film perfetto, con una superba fotografia, immagini suggestive e colori tra il crema, l’ocra e l’oro che ti facevano sentire in una nuvola di sabbia costante.
Eri lì, eri ad Arrakis e ne respiravi l’aria dura e feroce.
La colonna sonora potevi intuire che fosse di Zimmer anche senza giungere ai titoli di coda, una musica d’altri tempi, malinconica e struggente.
L’atmosfera medievale, quasi mitologica, raccontava già una storia dal sapore antico.
Leto Atreides e Lady Jessica potevano benissimo essere una trasposizione di Ettore e Andromaca, i suoi soldati degli spartani fieri e orgogliosi, i loro nemici dei perfidi persiani.
Quel che è certo è la magia che ho sentito scaturire da ogni fotogramma.
Timothée Chalamet è il più azzeccato e affascinante antieroe che mi sia mai capitato di vedere, coraggioso e tormentato, combattente ed annientato, così giusto da sembrare l’unica alternativa possibile per un mondo migliore, la scelta del buon senso e dell’abnegazione contro un mondo di testosterone che lo circonda.
Il suo aspetto michelangiolesco era l’ideale per esaltare un personaggio pieno di candore ed ideali, un piccolo filosofo in crescita.
Rebecca Ferguson semplicemente mostruosa, immensa, mistica ma non estatica, piuttosto in continuo conflitto con la sua agonia, con la sua duplice natura di madre e di sacerdotessa di un culto esoterico.
Oscar Isaac regale e granitico come un eroe omerico e Jason Momoa, incredibile ma vero, finalmente centrato in un ruolo che non lo trasforma in un micione ammiccante.
Un plauso anche a Stellan Skarsgard, irriconoscibile e nauseante barone.
Performance attoriale di altissimo livello per tutti per creare un film incredibilmente suggestivo.
Le due ore e mezza abbondanti del film Dune sono volate, non l’ho trovato lento o noioso, solo bellissimo.
L’unica pecca è che è chiaramente la prima parte e non vedo l’ora che Denis mi regali il seguito, che mi reciti un’altra poesia in parole e immagini, perché con Villeneuve è sempre di questo che si tratta.
PS … C’è un cameo di Charlotte Rampling spettacolare
Le foto e i video appartengono a Legendary Pictures, Villeneuve Films, Warner Bros.