Ormai è diventata una notizia di dominio pubblico. J. Whedon è stato costretto a chiudere il suo profilo twitter a causa di ripetuti insulti e minacce che ha ricevuto per la sua opera in Avengers.
Avete letto bene: gente, perfetti estranei, che si arrogano il diritto di fare delle ingerenze sul lavoro di professionisti. Purtroppo per noi, non è la prima volta che assistiamo a comportamenti tali da parte di gente che non ha ben chiaro la differenza tra realtà e finzione e che ritengono di avere il diritto, solo perché possiedono una connessione internet, di poter influire pesantemente, con ingiurie e frasi al limite della decenza e del lecito, il lavoro di un professionista.
Gli autori delle serie tv, dei film e dei libri devono essere liberi di svolgere il proprio lavoro serenamente.La critica, soprattutto costruttiva, è lecita ed è sana. L’insulto gratuito e la minaccia no.
Un conto è andare da un autore e dire semplicemente: “Non sono d’accordo sulla direzione che hai scelto perché non è di mio gradimento.” Un altro è dire: “Hai preso questa decisione, meriti di morire per questo.”
Tutti noi appassionati di serie tv siamo con Whedon e contro questa gente.
Vorremmo capire perché si è arrivati a questo: in parte la colpa è da attribuire ai grandi network americani, i quali, convinti così di fare ascolti, danno retta a questi malati di mente.
Perché non si possono definire in un altro modo persone che minacciano e insultano un estraneo che scrive una storia che loro non apprezzano.
Questi atteggiamenti pericolosi non vanno mai assecondati.
I grandi network hanno sbagliato ad ascoltare questa gente, che, convinta di poter fare quello che vuole, ha invaso anche il cinema, sperando di poter avere gli stessi trattamenti.
Bene ha fatto Whedon a chiudere il suo account.
Una critica costruttiva può aiutare un autore a migliorarsi: le minacce e gli insulti non servono a nessuno.
La maleducazione ha superato ogni limite ed è diventata malattia mentale.
Schizofrenia collettiva.
L’autore canadese è stato definito misogino e sessista e queste sono solo gli insulti più gentili che ha ricevuto.
Noi rispondiamo con una semplice costatazione: chi ha creato Buffy e Willow non può essere misogino.
Tutto lo staff di Over There è con Whedon e con tutti gli autori minacciati da questi malati.