I fans italiani che si fossero persi “Harry Potter: The Exhibition” nell’edizione milanese (aperta dal 12 maggio al 9 settembre scorso) sappiano che c’è per loro una possibilità relativamente “prossima”, dal 13 ottobre 2018 al 10 marzo a Berlino (biglietti già in vendita online).
Una mostra che senz’altro vale il prezzo del biglietto e, se si è veramente appassionati del maghetto di Hogwarts, vale anche un viaggetto magari durante le vacanze natalizie o carnevalesche.
Il lungo tour mondiale partito da Chicago ha già toccato mezzo mondo totalizzando quattro milioni di visitatori di tutte le età: Boston, Toronto, Seattle, New York, Sydney, Singapore, la Svezia, i Paesi Bassi, e poi Tokyo, Parigi, Shangai per tornare in Europa con Bruxelles e Madrid.
Milano è stata la 18a tappa, allestita alla Fabbrica del Vapore, una location molto suggestiva a pochi passi dai mezzi pubblici: si tratta di un centro di produzione culturale e artistica giovanile ricavata nel 2001 dal recupero dell’area industriale dismessa dell’azienda Carminati e Toselli, dove fino al 1936 si produceva il materiale rotabile delle ferrovie e le prime vetture dell’ATM (azienda tramviaria milanese); vi si tengono mostre, eventi, lavoratori, vi trovano sede alcune associazioni, un bar e un bellissimo giardino o meglio orto con “stanze” verdi dove riposare o prendersi un drink.
La mostra è organizzata da Warner Bros. Consumer Products e da GES Events (Global Experience Specialists, società di marketing che produce mostre ed eventi) e ha avuto come partner per l’evento milanese tre produttori di eventi dal vivo (soprattutto musicali) e cioè D’Alessandro e Galli, Sold Out, ed Encore Productions (quest’ultima francese).
Dopo un’ “anticamera” col giovanotto che dava istruzioni con voce artefatta e stregonesca (ovviamente ai bambini piaceva moltissimo, per gli adulti poteva suonare un po’ stucchevole) si passava alla tappa successiva e cioè il responso del Cappello Magico, che assegnava gli aspiranti a una delle quattro squadre di Hogwarts; quindi si accedeva al famigerato Binario 9 e tre quarti. L’allestimento del locomotore con vecchie valigie e cesti e ferraglia varia era molto suggestivo, però si sarebbe potuto studiare uno “svelamento” del binario un po’ più fantasioso e suggestivo del semplice scorrere di una parete.
Seguivano 9 sale dov’erano ricreati ambienti celebri e raccolti costumi e oggetti di scena, dall’abito da ballo di Hermione al Mantello dell’Invisibilità, e poi Horcrux, Giratempo, scope e bacchette… Qualcuno ha commentato su internet che “non era molto interattiva”, in effetti però c’erano alcune attrazioni come la prova di estrazione dal terreno di mandragole urlanti. Le ambientazioni erano estremamente suggestive e dettagliate, come ad esempio la capanna di Hagrid o le varie aule di studio. Personalmente ero affascinata in particolare dai costumi curatissimi (non solo ricamati ecc. ma opportunamente invecchiati e macchiati) e dagli oggetti di scena come ampolle e alambicchi…
La galleria di quadri “infestati” sarebbe stata più suggestiva su uno scalone, come nei film, ma suppongo che non fosse un’opzione praticabile per motivi di sicurezza.
All’uscita ovviamente l’angolo gadget con prezzi, diciamo, adeguati a un’oggettistica che non è roba giocattolo ma materiale da collezionisti (e quindi i 40 euro per la bacchetta magica “ci stanno”… è come collezionare bambole o qualsiasi altro oggetto). E c’era pure un angoletto “dolce” con vendita di magici dolciumi prodotti artigianalmente.
Disponibili anche le audioguide e un ricco catalogo.
Per chi non si accontentasse delle foto e volesse tentare l’avventura berlinese (o altra tappa successiva) le info sono sul sito www.harrypotterxhibition.com.