Variegati, colorati, ispiratori di fantasia, resistenti. In una sola parola: Lego!
I mattoncini variopinti più famosi del mondo sono sbarcati a Roma, in una mostra che cattura la meraviglia di adulti e piccini.
Siamo nella centralissima piazza Venezia: palazzo Bonaparte è proprio là, dalla parte opposta dell’Altare della Patria. Oltre alla mostra sui Lego, in questi mesi ospita anche un itinerario dedicato agli Impressionisti: se volete fare la combo arte+mattoncini colorati vi assicuro che passerete una mezza giornata da non dimenticare.
Di per sé lo spazio dedicato ad uno dei passatempi più famosi del ventesimo secolo non è grandissimo e siamo ben lontani dall’esposizione Brikmania del 2017 (sì, quella in cui una riproduzione del Titanic venne semidistrutta da due ragazzini un po’ troppo agitati), tuttavia la meraviglia è assicurata anche qui, dalla prima all’ultima sala.
Ogni stanza espositiva ospita un diorama a tema, dal medioevo, alla storia d’Italia, alla corsa allo spazio, alla frenesia cittadina: sono riproduzioni più che dettagliate fin nei minimi particolari e, per chi conosce la capitale, è impossibile non trattenere un moto di stupore quando si intravede una versione Lego dei Fori Imperiali. Tutto è questa volta ben protetto da un vetro che impedisce qualsiasi tipo di danneggiamento.
La visione non ne è minimamente intaccata, anzi: girando a tutto tondo intorno all’installazione la si può osservare comodamente da tutte le angolazioni.
Tutto qui? Ma nemmeno per sogno.
La visita si trasforma fin da subito in una sorta di caccia al tesoro: in ogni diorama, infatti, sono nascosti dei personaggi intrusi, che non hanno quasi nulla a che fare con la tematica. Per cui aguzzate le vista, sbirciate in tutti gli angoli più remoti, metteteci attenzione e spirito di osservazione, non ne sarete delusi.
(Paperone, Chewbacca, Captain America? Riuscirete a trovare tutti i personaggi “intrusi”? Per conto mio vi posso dire che non sono riuscita a beccare Luke Skywalker. Chi ce l’ha fatta, ce lo faccia sapere.)
L’esposizione di Minifigures farà nascere in voi un sano sentimento di invidia verso il suo possessore e la riproduzione in versione Lego di quadri di fama mondiale ha il pregio di unire gioco ed arte in un connubio che lascia a bocca aperta.
Mentre i più piccoli corrono qua e là, a chi fa a gara a trovare tutti i personaggi nascosti, i meno giovani hanno la possibilità di riposarsi qualche attimo. Ma non aspettatevi divanetti in cui sprofondare: quando mai vi capiterà l’occasione di sedervi su un mattoncino colorato?
La sala finale è un tripudio di colori, risate e, ovviamente, Lego! Di tutte le forme e colori, potete affondare le mani in grandi recipienti nei quali c’è tutta la gamma di mattoncini. Ebbene sì, qui la regola è: guardare, toccare, ma soprattutto costruire!
Largo alla fantasia, bando al pudore: che abbiate tre o cent’anni, se ve ne uscite senza cedere alla tentazione di mettervi a giocare avete un cuore di pietra.
I Love Lego è in mostra fino al 19 aprile 2020.