L’ospite di oggi è la bella e brava Claudia Beltrame, cantante metal (è tra le altre cose frontwoman dei Wishmasters – a Nightwish Tribute e dei Degrees of Truth, è cantante dei Silent Angel e vanta collaborazioni con molti altri artisti e gruppi) e classica.
Claudia ha accettato di essere intervistata dal nostro piccolo blog e per questo la ringraziamo.
Pagina Facebook di Claudia Beltrame
Iniziamo con le domande di Marco Previtera
Sappiamo che che hai una solida formazione sul canto classico e lirico.
Quando hai iniziato a studiarlo?
E quanto tempo ti eserciti mediamente oggi come oggi?
Il mio primo contatto con il canto classico è avvenuto a 14 anni, quando ho deciso di entrare nel coro polifonico rinascimentale/barocco Psalterium di Milano, di cui ho fatto parte per quasi dieci anni. Quando l’ho lasciato ho deciso di studiare canto lirico privatamente.
Per quanto riguarda l’esercizio vero e proprio, una volta cantavo 1-2h al giorno, adesso anche meno, diciamo 3 volte a settimana escluse le prove coi gruppi e i concerti, anche perché purtroppo i miei vicini di casa non approvano e non ho una stanza insonorizzata.
Si tratta di esercizi perlopiù di canto moderno, perché mi sono concentrata su di esso negli ultimi anni.
Quando hai iniziato ad ascoltare metal?
Ricordi quale brano o artista ti ha fatto pensare “Ecco, questa è la musica che mi piace”?
Quando facevo le elementari, i miei fratelli maggiori ascoltavano in casa Stratovarius, Helloween, Gamma Ray, Iron Maiden e Rhapsody.
Io conoscevo tutte le canzoni ma non ero particolarmente interessata, I miei interessi erano molto più “pop” e “mainstream”.
Verso la fine delle superiori, a 17 anni, ho riscoperto quei dischi, appassionandomi in particolare ai Sonata Arctica, e da lì è iniziato il vero momento di scoperta di questo genere.
Sito ufficiale dei Sonata Arctica
Ci sono dei brani di qualsiasi genere che ami particolarmente cantare, magari perché li trovi particolarmente sfidanti o perché si adattano bene alla tua voce?
Ho iniziato a cantare metal scoprendo che non avevo difficoltà a cantare i pezzi di Tarja1 nei Nightwish, ma mi sono trovata a mio agio ancora di più con quelli degli Epica e After Forever: Simone2 e Floor3 usano molto la voce mista, che ho notato essere il mio punto di forza.
Diciamo quindi che qualsiasi brano degli Epica per me è facile e rilassante da cantare.
1: Tarja Turunen, cantante dei Nightwish dalla fondazione al 2005; in seguito cantante e frontwoman della propria band personale “Tarja”.
2: Simone Simons, cantante degli Epica
3: Floor Jansen, cantante dei Nightwish dal 2013 ad oggi e in precedenza cantante degli After Forever
Di tutti i posti e le occasioni in cui ti sei esibita finora ce n’è qualcuno che ti è particolarmente caro?
Ce ne sono molti e non è semplice scegliere.
Per la bellezza del posto direi il Castello di Marienburg, vicino a Hannover (con la Spleen Orchestra);
per la grandezza e partecipazione del pubblico, nonché per il palco molto bello, il Malpaga Folk & Metal Fest di quest’anno, 2022 (con i Degrees of Truth).
Abbiamo suonato anche al Teatro Ariston di Sanremo a Sanremo Rock 2021, ma è stata un’esperienza talmente veloce, della durata di un brano, che non mi ha permesso di apprezzare la location al 100%.
Pagina Facebook della Spleen Orchestra
Pagina Facebook del Malpaga Folk & Metal Fest
L’ambiente della musica e del rock in particolare spesso viene descritto come particolarmente sessista.
Per la tua esperienza è veramente così?
Ricordandovi che la mia esperienza tutto sommato è limitata, posso dirvi che è facile trovare persone maschiliste, specialmente se il livello musicale è un po’ basso, ma sono convinta siano la minoranza.
Sono stata molto fortunata, le poche volte che ho incontrato questo tipo di personaggi è successo agli inizi; il duro lavoro, il talento e un pizzico di fortuna mi hanno sempre permesso di continuare ad esprimermi e fare quello che volevo senza alcun tipo di paletto.
Se si mantiene una certa professionalità si riescono a bypassare questi atteggiamenti anche quando non possiamo fare a meno di collaborare con individui dubbi.
Tu sei musicista oltre che cantante. Hai mai pensato di comporre qualcosa di tuo?
Io ho sempre composto brani al pianoforte, dai 12 anni in poi.
Mi manca la padronanza degli altri strumenti per scrivere qualcosa che non sia solo linea vocale + piano, ma l’ho sempre fatto e lo faccio tuttora;
qualcosa forse lo sentirete presto con i DoT, chissà.
In ogni caso non mi considero né una compositrice vera e propria né una strumentista, perché il pianoforte è passato in secondo piano da molti anni.
Ci racconti come sei diventata la cantante dei Degrees of Truth?
Cosa si prova ad entrare in una band già attiva e rodata?
Sono sempre entrata in band preesistenti, se si fa eccezione appunto per i Wishmasters che però sono un progetto di cover, quindi si tratta di una storia completamente diversa.
Il problema solitamente è che le linee vocali sono state scritte per altre cantanti
e per quanto la praticità suggerisca di adattare i brani alla nuova voce, o mi intestardisco io per cercare di mantenere le note originali,
oppure direttamente la band non ha intenzione di cambiare le tonalità per me perché si ripercuoterebbe su tutto il sound.
Questa fissazione mi ha permesso di crescere moltissimo come cantante, imparando tecniche diverse e diventando più versatile, perciò posso dire che mi abbia ripagato!
Nel caso dei Degrees of Truth, ci eravamo già incrociati in passato.
Loro avevano fatto apertura al release party degli Holy Shire nel 2018.
Me li sono ritrovati a 1 anno e mezzo dopo ad un concerto dei Wishmasters, subito dopo il quale mi hanno chiesto se fossi interessata a cominciare un percorso con loro.
Non hanno avuto bisogno di corteggiarmi, ho accettato subito perché non facevo parte di altre band di inediti in quel momento e apprezzavo già molto la loro musica.
Il tempismo però non è stato il massimo: appena annunciata la mia entrata è scattato il primo lockdown da Covid-19…ma quella è un’altra storia.
Sito ufficiale dei Degrees of Truth
Pagina Facebook dei Wishmasters
Notizia di non tanto tempo fa: sei la nuova cantante dei Silent Angel, band metal malese.
Ammetto che non li avevo mai sentiti nominare prima del tuo annuncio, ma leggendo in giro vedo che sono attivi da molti anni nel Sud Est Asiatico.
Cosa ci puoi raccontare di questa nuova avventura?
I Silent Angel mi avevano già cercato diversi anni fa, ma mi ero fatta molto spaventare all’epoca sia dalla distanza geografica che dalla mia inesperienza in fatto di registrazione.
Sono ricomparsi in un momento in cui avevo un fortissimo desiderio di registrare un disco e mi sentivo in una situazione di stallo musicalmente, quindi sono caduti perfettamente a fagiolo.
Non è stato per nulla facile gestire le registrazioni di un disco a distanza, contando anche che alcuni tra noi hanno avuto problemi di salute importanti nell’ultimo anno, ma possiamo dire che ne è valsa la pena.
Presto potrete ascoltare il risultato di questi sforzi.
E ora le domande di Silvia Azzaroli
Qualcuno ti ha mai detto “Il metal non è per donne, dovresti cantare canzoni d’amore?” Te lo chiedo perchè a me succede spesso come scrittrice di fantascienza di ricevere domande simili.
Ehm, no. Al massimo uno sconosciuto dopo un concerto mi ha detto che “sono sprecata per fare metal”.
Mi è capitato di leggere frasi nei forum del tipo “le donne che cantano non hanno senso”, oppure “non mi fido delle batteriste” e via dicendo, ma stiamo parlando di personaggi folcloristici.
C’è un duetto che sogni di fare?
Duettare con Tommy Karevik (Kamelot, Seventh Wonder) sarebbe il sogno della mia vita, solo che potrei svenire direttamente sul palco!
Come farai a gestire il dover essere la cantante di due band (anzi tre, contando I Wishmasters)?
La scena è piena di cantanti impegnati in molti progetti diversi senza problemi.
L’unica cosa difficile potrebbe essere incastrare le date di tour lunghi, ma non sono molto probabili nel futuro prossimo sia per i problemi legati al covid che per quelli logistici legati alla scarsità di personale aereo.
C’è qualche film o libro che ti ha ispirato a tentare di creare una canzone?
Molti libri e molte serie TV, ma sono affezionata a tematiche poco digeribili come il razzismo e il fondamentalismo religioso, quindi per ora me li tengo per me.