Io Don Giovanni venne presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2009.
E’ uno splendido spaccato del diciottesimo secolo che ci guida nella vita di Lorenzo da Ponte, celebre letterato e librettista di diverse opere musicate da Mozart.
Il film di Carlos Saura ci porta attraverso gli animi e i desideri di tre uomini molto diversi: Giacomo Casanova, interpretato da un superbo Tobias Moretti, Lorenzo da Ponte, alias Lorenzo Balducci e il più singolare Mozart mai visto, con il volto di Lino Guanciale.
Casanova è l’uomo che ha vissuto al limite, fiero della sua dissolutezza e che vede nel giovane Lorenzo la prosecuzione naturale delle sue idee, incurante dei desideri e dei pensieri reali del suo protetto.
La sua figura, tra il divertente e il meschino, rende chiara la percezione di cosa sia un cattivo maestro. Lorenzo è in balia di un concetto di vita che ha sempre fatto parte della sua visione, ma un poeta è un poeta e non può fuggire i sentimenti ad oltranza, un poeta necessita di un sentimento ideale, di un amore puro a cui aspirare.
L’incontro con Annetta gli rivelerà la sua via, il suo destino di vita e lo spingerà a crescere, a maturate e a liberarsi dalle catene che lo imprigionano, perché la scelta di essere liberi può essere la prigione più grande se va contro le aspirazioni del nostro cuore.
E poi c’è Mozart, immune alla concupiscenza dei sensi, sposato con una moglie che è più una madre, una presenza vigile e preoccupata che lo protegge e lo sprona.
Non c’è sensualità nel rapporto tra Wolfgang e Costanza, c’è cura, supporto sincero.
Mozart è come un fanciullo, un’anima giocosa e ribelle che vive solo nella sua musica, l’unica che lo rapisca, lo gratifichi e lo distrugga.
Gli occhi sbarrati e il sorriso irriverente di Guanciale sono un regalo per gli occhi e il cuore.
Emblematica la scena in cui, ad un festino molto licenzioso, egli si perda nelle note di un clarinetto ignorando tutta la lascivia che lo circonda.
Le donne accompagnano questo viaggio mascolino come amanti, angeli, terribili iene o madri apprensive ma sempre come conseguenze, comparse di un mondo di testosterone.
Sullo sfondo della ricerca del proprio io, da parte dei tre protagonisti, nasce l’opera del Don Giovanni, in cui Lorenzo si identifica, in cui Casanova vuole il suo testamento emotivo e in cui Mozart abbandona i suoi demoni e la sua salute.
Le arie sono meravigliose e ti perdi in questo concerto sospeso tra realtà e fantasia.
Da gustare tutto d’un fiato … Parole e musica.
Disclaimer: Foto e video appartengono a Intervenciones Novo Film 2006 Aie, Radio Plus, Edelweiss Production, Lucky Red