“La donna di sventura”, ultimo romanzo scritto da Riccardo Sanna, che come donna che ha che fare con “uomini noiosi e superficiali” prima di intervenire nella vita del protagonista, avrebbe dovuto intervenire per prima cosa nel vocabolario.
Questo romanzo infatti, nonostante la capacità di essere scritto con una certa scorrevolezza, ha troppi c…o, bambola, piccola, che tette, che… insomma un linguaggio che ti aspetti da certa televisione e da certa letteratura e non da uno dei suoi romanzi.
Il protagonista, Vinicio Varsi, vive in una città che potrebbe essere anche la vostra, vive velocemente, con un mondo (s)composto da una ex moglie Katia, dalla figlia Lucilla, dall’amico Walt , che gli ha procurato la possibilità di fare del suo libro capolavoro “I Santi parlano male di tutti quanti” ( da quando?) un film e quindi fare un passo in avanti nella sua vita.
Vinicio tiene anche un blog dal nome “Mea Culpa”, che però non serve a lavargli la coscienza visto che lo rinnega e che, a porre un limite o forse ad aprire a Vin altre possibilità, appare la donna di sventura.
Sventura o Avventura? Non mi piace intervenire nei finali, sono i nostri lettori ad avere l’ultima parola. Ad un certo punto però, mi sarei aspettata una divagazione più nell’orrore, che forse Sanna non ha voluto intraprendere per sua volontà.
Nel romanzo, dove seriamente Vin si fa un esame autentico, senza pudori, regala questo:
” La vita è una folle avventura, e lo è nella sua quotidianità. Un continuo susseguirsi di curve e rettilinei,. Si rallenta, si accelera. Si va piano, si va veloce . Si percorre una strada alla ricerca della corsa perfetta. E ogni giorno può essere quello giusto, per la corsa perfetta.”
Alla corsa perfetta, ed al traguardo, ci teniamo tutti.
Al romanzo perfetto, Riccardo Sanna ci arriverà di sicuro.
Buona lettura a tutti.
Da lettore del romanzo “la donna di sventura” di Riccardo Sanna.
Mi sento di dire, pur comprendendo la tua/vostra interpretazione “che come donna che ha che fare con “uomini noiosi e superficiali” prima di intervenire nella vita del protagonista, avrebbe dovuto intervenire per prima cosa nel vocabolario”, mostra una evidente lettura frettolosa. Non voglio entrare nel dettaglio, per evitare di svelare a chi ancora, il romanzo non ha letto.
Un cordiale saluto
Ciao Marco, ti ringrazio del tuo commento. Io sono Silvia, creatrice del sito, insieme a Simona Ingrassia. La recensione è della nostra collaboratrice Roberta Marani, a cui farò leggere al più presto la tua osservazione. Un cordiale saluto anche a te.