Premessa lunga e doverosa: immagino che vi siate accorti che non ho recensito l’episodio precedente. C’è un motivo. In soldoni quell’episodio è la storia della nascita di David Haller. Abbiamo visto un giovane – e completamente imbecille – Charles Xavier e la sua compagna, la madre di David, Gabrielle Haller. Abbiamo anche visto compiersi parte della tragedia che Hawley aveva anticipato più volte. Non me la sono sentita di recensirla semplicemente perché il tutto mi ha fatto venire il nervoso tale che avrei ricoperto di insulti, improperi e contumelie contro Xavier l’intero articolo. Ho deciso che passo avanti. Però una cosa lasciatemela dire: il prossimo che mi glorifica Xavier a discapito di Magneto gli sputo in faccia e poi gli mostro l’episodio numero tre della terza stagione di Legion per motivare il tutto. E so che nei fumetti ce n’è ancora di più per rincarare la dose.
Seconda premessa: Possiamo definire questo episodio come uno spartiacque. Accadranno diverse cose e secondo me muteranno anche le pedine in gioco. Mai come ora mi viene in mente un’immagine, la prima che abbiamo avuto nella serie con Haller/Legion come da fumetto.
Fine premessa torniamo a bomba.
David Haller è sempre più alle prese con il tentativo di raggiungere i suoi genitori e avvertirli di proteggerlo da Farouk, in modo che nulla di tutto quello che è successo dopo la possessione – avvenuta quando il poveretto era ancora in fasce e nelle mani dei suoi genitori biologici – non si verifichi. Le lezioni che la povera Switch aveva appreso contenevano una grande verità: ossia che se si viaggia troppo in là, si rischia di incontrare dei demoni.
Avevo ipotizzato che Farouk potesse essere una causa di questi viaggi ma invece si parla di altre bestiacce malevole particolarmente ghiotte di… tempo. Sì, avete letto bene.
Una delle cose che adoro di più di questa serie è il coraggio di raccontare le cose in maniera non convenzionale. E’ stato così anche per quanto riguarda i Time Eaters.
Abbiamo visto sin da subito gli effetti che queste creature hanno sul normale svolgimento degli eventi. Il mainframe/Ptonomy va in corto perché gli mancano le coordinate temporali che gli servono per agire correttamente – sarà Cary Loudermilk, una volta libero dal condizionamento mentale di David e scappato dalla comune con Switch, a dagli una sorta di stabilità più in avanti nell’episodio – Kerry non si rende conto di aver detto qualcosa a Syd, che è sempre più convinta dell’idea che David distruggerà il mondo e quello del tempo non è che il modo che ha trovato per farlo.
Il tempo va in loop, una mela marcisce nel giro di qualche secondo di fronte agli occhi terrorizzati di Syd e Kerry che escono velocemente dalla stanza in cui si trovavano. In questo episodio Farouk ha il ruolo di personaggio che sa cosa sta accadendo e che tenta, a suo modo, di aiutare la Divisione anche se non vi riesce del tutto.
La situazione è instabile e non solo a livello temporale. David Charles Haller è, letteralmente, una bomba che aspetta di esplodere e quando accadrà… angeli e ministri della grazia, difendeteci.
Lenny in questo episodio non si sente più tanto legata alla comune, tanto che accarezza l’idea di mollare tutto e andare a vivere da sola con Salmon e la bimba che sta per nascere. Diventa sempre più insofferente e la riversa su David che dimostra di riuscire sempre meno a tenersi calmo e sereno. Dan Stevens è davvero molto bravo a renderci con la mimica, lo sguardo e il tono di voce. Mi è venuta la pelle d’oca quando avverte la donna di non tirare troppo la corda con lui.
Perché alla fine della fiera la vera creatura terrificante dell’episodio – e dell’intera serie – non sono i Time Eaters ma, appunto, Legion.
David Haller, mentre fronteggia i Time Eater cita – secondo me non a caso – un passo dell’Apocalisse: “Io sono l’alfa e l’omega”. Il passo completo continua: “il primo e l’ultimo, il principio e la fine”. Indizi su cosa potrebbe accadere, caro Noah Hawley? Cosa dobbiamo aspettarci? Niente di buono immagino.
I Time Eater attaccano David e lo portano in prigione, accanto a una giovane Gabrielle Haller, imprigionata non perché ebrea ma in quanto nomade. Ebbene si, nei campi di concentramento non finivano solo gli ebrei ma anche nomadi, malati di mente, omosessuali, rivali politici. A qualcuno piacerebbe molto farlo ancora ora. Non divaghiamo.
Syd incontra la versione più giovane di sé stessa e abbiamo il terzo racconto di quello che è successo nella sua prima volta. E forse qui abbiamo più chiaro perché è così arrabbiata con David.
Lo scotto peggiore però ce l’ha Lenny.
Nel giro di pochi istanti vive la nascita e la morte della figlia, la bambina nata da Salmon – bye bye teoria che mi ero fatta su questa nascitura – ed è devastante.
Sul letto di morte le viene detto: “Grazie per esserci stata sempre per me” ma Lenny non ha potuto vivere questa esperienza davvero. Rimane per terra con un disegno che la figlia le ha fatto da bambina e il dolore che la schianta. Ricordate quando vi dicevo che le dinamiche sarebbero cambiate? Questo intendevo.
Alla fine David trova un modo per disinnescare i Time Eater, uccidendone uno. Lo definisce “an act of God” riferendosi alla discussione che aveva avuto con Farouk. Una discussione in cui questi lo invitava a fregarsene della gente, a smettere di provare ad essere “buono”. Ad alzarsi dal tavolo riservato ai bambini e unirsi a quello delle divinità. Si può dire che ha ottenuto quello che voleva, anche se The shadow King non era presente a vederlo.
Ne uccide uno e, all’altro, riferisce: “Questo è il mio tempo. Io qui sono dio. Andatevene o vi ucciderò uno a uno.” Brr. Ovviamente i Time Eater preferiscono battere in ritirata. Saggia decisione.
Come ho commentato in diretta su twitter: “Quando pensavi di aver visto abbastanza creature che ti terrorizzano, allora arriva David.”
Quando torna alla comune, trova la povera Lenny stesa per terra, nell’ultimo posto doveva aveva visto Salmon prima che il casino temporale scoppiasse. L’ultimo ricordo buono che ha con lei. E’ devastata. Haller si offre di lenirle il dolore ma lei rifiuta. Dice: “No, ho bisogno di sentirlo.”
Il peggio però arriva quando una della comune gli riferisce che Cary Loudermilk ha portato via Switch.
“E’ guerra.”
Dicevo di episodio spartiacque per diversi motivi. Non so quanto Lenny sia disposto ad aiutare David in questo momento perché è a lutto. E le ci vorrà tempo per riprendersi.
Lo stesso dicasi di Switch. Una volta che sentirà i racconti di Syd, di Farouk e degli altri… non ho idea di come potrebbe comportarsi. Non è mai stata molto chiara la motivazione per cui Switch ha deciso di aiutare David Haller e, soprattutto, credo si sia resa conto che l’avrebbe usata fino alla consunzione.
Ipotizzo che la vera tragedia sarà che non solo David non riuscirà a riavere la vita libera dalla possessione di Shadow King ma resterà progressivamente sempre più solo, perché si inimicherà anche quelle poche persone che mostravano di appoggiarlo in qualche modo.
Si farà terra bruciata senza ottenere quello che davvero desidera.
In attesa del nuovo episodio che andrà in onda stanotte su FX vi lascio con il trailer.