Quello che trovo affascinante della Mostra di Leonardo in 3d, tenutasi a Milano, in piazza della Scala, è che si sia cercato di far emergere l’anima del grande artista attraverso la ricostruzione di svariate sue opere. Ricostruzione basata sui Codici Atlantico e Madrid, di cui purtroppo sono state perse molte parti a causa della noncuranza dei suoi eredi.
Leonardo era un genio multiforme che sapeva imparare dai suoi
errori.
Prova provati i vari esperimenti sulla sua ossessione, il Volo, che si avvicinano sempre più all’obiettivo ogni volta che lui costruiva una nuova macchina volante.
Era anche riuscito a comprendere che l’uomo, per volare come gli uccelli, aveva bisogno di un’apertura alare i venti metri.
Inseguì, come altri grandi, il moto perpetuo ovvero l’idea di creare macchine capaci di andare da sole una volta messe in moto, senza bisogno di nessun tipo di alimentazione.
Tra le chicche della mostra una bella ricostruzione del volto giovanile di Leonardo, tramite l’uso di un autoritratto dello stesso nel periodo della sua giovinezza.
Fantastiche le varie macchine creare per divertire il re di Francia, mecenate e protettore dell’artista di Vinci, tra cui spiccano il leone meccanico che portava fiori e un’antesignana delle nostra automobile.
Splendido lo studio tridimensionale sulla Mona Lisa che dimostra come lei ci “guardi” in qualunque posizione ci mettiamo per osservarla.
Spiccano anche il dipinto della scultura mai realizzata a Leonardo, il gigantesco e maestoso monumento equestre di Francesco Sforza, il signore di Milano, anch’egli protettore di Leonardo.
E non possiamo scordare la meravigliosa restaurazione digitale dell’Ultima Cena, il più celebre affresco del grande artista toscano, qui ricostruito grazie ad un lavoro molto minuzioso sull’opera originale, che, come sappiamo, ha subito troppi danni, tra alluvioni, terremoti e restaurazioni non proprio sensate.
Si ringrazie per le immagini il sito LEONARDO3