Intervistiamo oggi Adelaide di Massimo, autrice di “L’ispettore D’Amato 26 Luglio 1968“, edito da Pav Edizioni
Iniziamo con le domande di Simona:
Hai detto che il tuo personaggio è tipicamente napoletano. Qual è la cosa che hai sentito più difficile da ritrarre di Napoli nelle tue opere?
L’ispettore D’Amato è tipicamente napoletano .Vorrei attraverso di lui, far conoscere la vera anima napoletana, quella fedele ai valori della vita, dedita al sacrificio e al vivere quotidiano con semplicità. Il difficile sta nel rompere gli schemi dei luoghi comuni che vedono il napoletano come il camorrista o lo scansafatiche o il “terrone” di turno .
Il tuo personaggio principale che tipo è? Ce lo puoi tratteggiare senza fare troppe anticipazioni sui libri?
Il personaggio principale è l’ispettore D’Amato, dai modi spiccioli e un po’ burbero ma dal cuore d’oro e l’animo buono. Ama il mare, la sua famiglia e visceralmente il suo lavoro che fa con la passione. Ama cucinare e stare in compagnia .
Come mai hai scelto proprio il giallo come genere e, se ne hai, quali sono i tuoi ispiratori insieme a Camilleri, ovviamente?
Il giallo mi piace molto perché amo la suspense e il fatto che rimani attaccato alla storia per vedere come va a finire . Più che ispirarmi ad altri autori io mi ispiro ad un attore e scrittore che stimo moltissimo Gaetano Amato e alla fiction di tanti anni fa “la squadra “dove lui interpretava Sergio Amato. Ecco a chi cerco di avvicinarmi col mio ispettore .
Domande di Tatiana:
Secondo te quali sono le caratteristiche imprescindibili che di un giallo una storia vincente.
Il principale ingrediente è la suspense e il raccontare in maniera realistica gli avvenimenti senza rinunciare ai sentimenti. Il segreto sta nel parlare dei personaggi come se fossero persone reali, il nostro vicino, la nostra amica ect ect .
Dove trovi l’ispirazione per i tuoi gialli? Su cosa ti basi ed inserisci mai fatti realmente accaduti?
Sicuramente e purtroppo in fatti di cronaca. Sono uno spunto valido per creare storie, mi ispiro ad essi.
Il tuo personaggio è un Ispettore, quindi ipotizzo che attraverso i suoi casi porterai alla luce delle tematiche differenti oltre al mistero in sé, quindi ti chiedo se e quali tematiche tratti nei tuoi libri.
Questa domanda mi piace molto. Infatti se leggete il mio primo racconto, e anche i successivi, vi renderete conto che tratto fatti attuali e su cui si discute molto come la violenza sulle donne, l’adozione, l’abuso di potere, i disagi mentali di cui pare oggi ne soffrano in parecchi.
Ci puoi parlare a grandi linee del prossimo libro dedicato all’Ispettore D’Amato?
Il prossimo racconto si chiama “Anime Violate”. Uscirà prossimamente. Racconta la storia di una passione morbosa, di un uomo senza scrupoli, verso una ragazza. Farà di tutto pur di averla, commettendo anche molti crimini. L’ispettore, naturalmente, risolverà il tutto e non senza rischiare la propria vita.
Domande di Silvia:
C’è una protagonista femminile, tipo la Livia di Montalbano oppure di altro genere? Sono curiosa di saperne di più su questo lato.
La protagonista femminile d’eccellenza, una presenza costante, è Nadia, la moglie bellissima e paziente dell’Ispettore D’Amato. E’ semplice, nei modi e nel cuore, una donna molto simile al marito, senza troppi grilli per la testa, innamorata della vita, del marito e della sua bambina. Poi ogni racconto ha un’altra protagonista femminile e la storia si concentra sulle vicende, spesso drammatiche, di quest’ultima.
Nel primo racconto la protagonista ha il nome di Veronica, nel secondo Fabiana. Entrambe delle vittime che cercano riscatto. E chissà che non riescano a trovarlo.
C’è un personaggio in cui ti ritrovi di più degli altri?
Si, mi ritrovo molto nell’Ispettore. Condividiamo molte cose: amo il mare, la buona compagnia e abbiamo gli stessi valori e gli stessi vizi. Anche io, ahimè, fumo.
Vi ringrazio per la disponibilità e lascio un saluto affettuoso.
Potete trovare il romanzo di Adelaide a questo link:
https://pavedizioni.it/prodotto/lispettore-damato-26-luglio-1968
Salve, sono Alan Rossi, autore del libro “Storia della fiaba, genere pedagogico” di cui allegata trovate la pagina fb.
Gradirei cortesemente propormi a voi qualora foste interessati per intervista e/o recensione. Nel caso attendo vs riscontro, ovviamente sono pronto ad inviarvi tutto ciò di cui possiate avere bisogno (note biografiche, Abstract del libro, note editoriali e premi vinti, pdf del saggio..)
Vi ringrazio per l’attenzione,
Cordiali saluti
Alan Rossi