Oggi parliamo di natura, clima e mutazioni da Oscar.
Era il 1993 quando Steven Spielberg mostrò nelle sale la storia di un Parco Giurassico creato dal multimiliardario Hammond, che aveva invitato alcuni studiosi per visitare la sua creazione. I dinosauri però, non erano placidi erbivori che se stavano a bighellonare, ma essendone stato modificato il DNA da un rospo che muta sesso , i dinosauri si erano riprodotti. La scena più famosa fu la comparsa del T Rex il cui arrivo si “vedeva” dal muoversi del bicchiere con l’acqua dentro.
Alcuni anni dopo, arrivarono Gli “X Men” uomini e donne mutanti, (infatti sono la prossima evoluzione della specie umana, chiamata Homo Sapiens Superior, così dicono i fumetti da cui sono tratti). Da Wolverine a Ciclope, da Tempesta a Fenice, dal professor Xavier (da cui il nome X-Men) a Magneto, ciascuno ha trovato un mutante o un professore la cui sorte è da seguire.
Ma se per Jurassic Park e X-Men ci sono vere e proprie saghe, per The Day After Tomorrow si tratta di un film magnifico del genere catastrofico. Film di Roland Emmerich con un giovane ma non più esordiente Jake Gyllenhaal, parla di una serie di eventi che porta ad una nuova glaciazione, e tra lupi, ferite, freddo e ghiaccio, un gruppo di persone che si è riparato in una biblioteca riesce a salvarsi, decidendo di volta in volta quali libri bruciare e quali tenere (in questo blog ci sarebbero dinamiche pazzesche).
Gli Oscar di quest’anno hanno non solo qualcosa a proposito di mutevole, ma anche di Darwiniano; si salva chi riesce ad evolversi, a cambiare. Vita, sesso, nazione.
The Danish Girl dal romanzo omonimo di David Ebershoff, narra la storia ambientata negli anni ’20 di un pittore la cui moglie lo fa posare in abiti femminili,cosa che gli cambierà totalmente la vita da diventare davvero una donna. Oscar miglior attrice non protagonista ad Alicia Vikander nel ruolo della moglie pittrice e nomination ad Eddie Redmayne(già vincitore l’anno scorso per La Teoria del tutto) nella parte del lui che diventa lei.
“Room” storia claustrofobica ambientata ai giorni nostri, racconta che al quinto compleanno del figlio Jack, Joy decide di scappare dal posto dove vive sotto coercizione perchè è ora di far vivere il bambino oltre la stanza, Room, appunto. Oscar alla bravissima Brie Larson, che è anche conosciuta come musicista.
Saoirse Ronan è invece in “Brooklyn”, la giovane donna che in cerca di un futuro migliore va negli Usa lasciandosi un mondo già visto e conosciuto alle spalle, perché se è vero che cambi, lo devi fare nel modo migliore. La giovane talentuosa attrice irlandese, già vista in film interessanti, ha avuto la nomination, che sono sicura che non resterà isolata.
Arriviamo a The Revenant- Redivivo di Inàrritu. Storia parzialmente rielaborata di un cacciatore di pelli esistito tra la fine del 1700 ed il 1800, è un film feroce sulla natura, l’uomo, la caccia, l’abbandono da parte dei suoi simili come dell’aiuto di altri: Hugh Glass è interpretato benissimo da Leo di Caprio che ha avuto finalmente l’Oscar. (Peccato che un piccolo premio non l’abbiano magari consegnato anche all’orso).
Roberta Marani