Che cosa può succedere nella giornata dell’Open Day della Scuola di Ballo e dell’Accademia di Arti e Mestieri per lo spettacolo del Teatro alla Scala di Milano?
Innanzitutto, di perdersi tra le viuzze storiche di Milano ricordando perfettamente l’aspetto di via Santa Marta ma non come arrivarci, scoprire un’area archeologica mai vista nelle vicinanze, prendere una “crema caffè” in un bar abbastanza carino definito storico ma trovarla nient’affatto meglio di quella dal chiosco cinese in piazza della stazione di Sesto.
Tuttavia non divaghiamo, perché Milano è una continua sorpresa.
Ecco il palazzone con la targa sullo stipite, che già fa battere il cuore più forte, e poi l’androne si apre su due cortili interni, uno molto ampio dove si trovano anche altre realtà scolastiche e artistiche, e uno più raccolto che debitamente allestito diventa il Paese delle Meraviglie.
Può succedere innanzitutto di incontrare la docente con cui hai sostenuto oltre un decennio fa l’esame del corso E-Learning “Modulo Sbarra” dedicato agli insegnanti di danza, tostissimo (eravamo quattro da tutta Italia, le prime a sperimentarlo: una da Genova, una da Bologna, una da Trapani e la sottoscritta, se non ricordo male).
Poi si sbircia dalla finestra la lezione di preparazione all’esame del nuovo corso per insegnanti finalmente riconosciuto dal Ministero.
Dopo ci si fa coraggio e si entra ad assistere alla simulazione dell’esame, in cui la candidata è chiamata a illustrare i passi, lo stile, la musica e il globale significato di una celebre variazione di un balletto.
Scoprendo che sono richieste anche le doti fisiche e tecniche per eseguirla materialmente, per mostrarla agli allievi: e quindi il corso è di altissimo livello e consigliato soprattutto a chi si prepara (magari “per la mezza età” )una carriera di insegnamento dopo quella di ballerino professionista o semiprofessionista..
Poi ci sono gli allestimenti: i cavalletti con le immagini degli aspiranti fotografi di scena, i rutilanti costumi (drappeggiati e ricamati e dipinti) eseguiti a mano con un dettaglio e una fantasia che li rendono tutti opere d’arte, i “camerini” all’aperto con dimostrazione dal vivo della costruzione di una maschera-protesi (per visi mostruosi o animaleschi o con cicatrici ecc.) o di un trucco & parrucco di scena.
Quando entrano a gruppetti, li riconosci, gli allievi o aspiranti allievi: le ballerine con un nitido chignon e abbigliamento consono, ma truccatori e truccatrici, costumisti e parruccai, con acconciature multicolori e abiti fantasiosi.
Può succedere poi di perdersi l’attesa vestizione di una dama del ‘700 perché salendo ai piani superiori per capire dove si terrà la presentazione del corso per insegnanti di danza si entri per sbaglio nel laboratorio dei parruccai, dove una deliziosa professoressa francese invita a trattenersi e osservare il lavoro certosino degli allievi: infilare due, tre capelli per volta in una calotta di rete, con un uncinetto sottilissimo.
Infine eccoci arrivare, in ritardo, alla presentazione del corso triennale per maestri di ballo: non più dunque il biennio in cui si frequentava alcuni weekend al mese, già impegnativo, ma un percorso triennale a frequenza quasi quotidiana, per la prima volta riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca (prima, benché prestigiosi nel mondo del balletto, i diplomi della Scala come delle altre scuole dei teatri storici italiani valevano pressoché come un diploma privato, ai fini dello Stato…).
Non si riesce a capire il costo, però si immagina, in quanto sono state concordate facilitazioni per mutui e prestiti con le banche.
Si tratta insomma di un vero investimento per il proprio futuro professionale.
Può capitare infine che pioviggini, ma senza riuscire a rovinare quella che è una festa dell’arte e dell’artigianato d’arte tipicamente italiano.
Questa la mia esperienza di un anno fa, ancora in uscita da epoca Covid.
Il prossimo Open Day in presenza (ci sono anche presentazioni online di singoli corsi) si terrà il 6 settembre nel pomeriggio, per partecipare è sufficiente registrarsi nella pagina
Iscrizione Open Day Accademia Scala
La giornata si aprirà alle 15 con la presentazione del Corso per lighting designer e, parallelamente, del Corso di foto, video e new mediacon proiezione di foto e video realizzati durante l’anno dagli allievi.
Alle 16 spazio dedicato al Triennio in danza classica a indirizzo tecnico-didattico (il corso riconosciuto dal MUR) e ai corsi del comparto trucco e acconciatura, mentre gli ex allievi del Corso per hair e make-up artist eseguiranno in cortile progetti di trucco ispirati alla Regina della Notte.
Ma non c’è solo danza o mestieri d’arte “pratica” (i corsi globalmente sono una trentina, frequentati ogni anno da oltre 1700 allievi!): oltre ai dipartimenti Musica, Danza, Palcoscenico, esiste anche un Dipartimento Management, che presenterà il Corso di direzione di scena alle ore 15.30, con testimonianza di un ex allievo,
e alle 16.30 il Master in performing arts management, raccontato dallo staff di coordinamento e con intervento di Mariano Festa (Relazioni internazionali Teatro alla Scala).
Il Master sarà presentato anche il 7 settembre online, mentre un momento esclusivamente dedicato al Corso di tecnologia del suono sarà illustrato l’11 settembre alle ore 14.30, sempre in via Santa Marta 18 a Milano, dal coordinatore tecnico-artistico del corso Stefano Barzan.
Per chi volesse dare un’occhiata già ora, esistono alcuni video delle precedenti edizioni degli Open Day, in italiano e in inglese: