Rivoluzione a fumetti
Ultimi giorni per visitare due grandi mostre allestite al Museo del Fumetto WOW di Milano.
C’è tempo infatti solo fino a domenica 11 febbraio per vedere “Una Rivoluzione a fumetti.
La Rivoluzione Francese da Andrea Chénier a Lady Oscar”, argomento scelto per affiancare la rappresentazione dell’opera lirica “Andrea Chénier” per l’apertura della stagione al Teatro alla Scala lo scorso 7 dicembre.
I riassunti storici, rapidi e comprensibili, vengono “illustrati” dalle tavole a fumetti create in Italia da grandi maestri (ad es. Milo Manara o Paolo Piffarerio, passando per i volumi storici per ragazzi scritti da Enzo Biagi ecc.) ma anche da edizioni francesi o inglesi.
Non mancano francobolli, testi e giornali dell’epoca, ampio spazio è dato alla vicenda del poeta Andrea Chénier (giustiziato ahimè solo due giorni prima della fine del Terrore) e naturalmente a Lady Oscar, sia il cartone animato che tutti conosciamo sia il manga.
La mostra è allestita nelle due sale del piano terra, in mezzo a statue e oggetti storici, ed è a ingresso libero.
L’altra esposizione copre l’intero piano superiore e s’intitola “Sogno e Avventura.
Da Biancaneve a Frozen 80 anni di principesse nell’animazione Disney”.
E qui gli appassionati possono passare una giornata, se sopravvivono all’invasione di bimbe in costume con genitori al seguito.
La serie delle principesse disneyane si inaugurava giusto 80 anni fa con Biancaneve, ci sarebbero voluti molti anni poi per avere Cenerentola e La Bella Addormentata che infatti hanno uno stile di disegno differente (specialmente quest’ultima, con tratti molto angolosi di ispirazione medievale).
Poi sempre più rapide arriveranno le “sorelline” come Belle, Jasmine, Mulan, Pocahontas, Rapunzel, Ariel, Tiana, Elsa e Anna, Merida ecc.
Abbiamo in mostra di tutto: disegni preparatori e locandine cinematografiche originali, libri illustrati d’epoca e bambole, oggettistica a tema come carillon o costruzioni da montare, e naturalmente “pezzi” immancabili quali la scarpetta di cristallo, la mela avvelenata, la rosa incantata della Bestia.
Un’occasione anche per scoprire come è cambiata l’animazione dai disegni a mano alle odierne tecniche digitali.
Ma non mancano altre “scoperte”: ad es. che l’abito della Regina Cattiva di Biancaneve è ispirato a una scultura medievale; che Merida è stata la prima protagonista di un film Disney a non innamorarsi di nessuno e non avere un principe; che le “principesse Disney” che già non siano di per sé di sangue reale (come Biancaneve e Aurora) o sposate a un principe (come Cenerentola o Ariel) diventano tali ormai grazie a una vera e propria cerimonia di incoronazione, allestita nei propri spazi dalla produzione…
Per questa mostra c’è tempo fino al 25 febbraio e l’ingresso è a pagamento (5 euro intero, 3 euro ridotto: i giornalisti accreditati per tempo entrano gratis, i non accreditati che esibiscano la tessera dell’Ordine hanno diritto alla riduzione).
In omaggio fino a esaurimento c’è… la “pasta delle principesse”, graziosissimi maccheroncini colorati con verdure e dai soggetti più vari.
Inoltre in occasione di questa mostra WOW Spazio Fumetto dedica un pomeriggio a un aspetto che da sempre è riuscito ad affascinare il pubblico, contribuendo a rendere leggendarie le pellicole di Walt Disney: le musiche e le voci (scelte fin da principio tra cantanti famosi).
Sabato 3 febbraio dalle ore 16.30 gli esperti Nunziante Valoroso e Lino Cappellini racconteranno la storia del doppiaggio dei film disneyani in Italia e della pubblicazione delle loro musiche, argomenti a cui sono stati dedicati i volumi “Un comandante alla corte di Walt Disney” (Edizioni Croce) e “Disney sul giradischi” (Mencaroni Editore); l’evento è a ingresso libero.
Orari del Museo, che ha sede in viale Campania 12: da martedì a venerdì 15-19, sabato e domenica 15-20, lunedì chiuso.