Da diverso tempo noi di Over There promuoviamo campagne in difesa dell’ambiente contro i cambiamenti climatici.
Questa settimana intervistiamo Laura Rottini, rappresentante del movimento Salviamo i tigli di Romano di Lombardia, ridente cittadina in provincia di Bergamo, dove la giunta ha deciso di levare 116 tigli, uno dei polmoni verdi del paese, con il nuovo piano regolatore.
Buongiorno Laura e grazie per averci concesso questa intervista.
Quando nasce questo gruppo di volontari e perchè?
Buongiorno a voi e grazie per avermi dato questa opportunità.
Il gruppo nasce a metà ottobre quando ho creato la petizione online per salvare i tigli.
Nel gruppo di Romano di Lombardia di Facebook, in quel periodo, vidi apparire la notizia in cui volevano rimuovere i 116 tigli, creare dei parcheggi a pagamento, una pista ciclabile e la sostituzione delle piante con 50 arbusti.
Romano è già molto cementificata. Da anni quando vado a Milano noto che non c’è nessuna differenza con l’aria del mio paese.
La petizione partì da quando lessi la notizia, petizione prima online e poi cartacea con l’aiuto degli altri rappresentanti.
Questi tigli sono in Viale Montecatini, da anni e sono in omaggio alla ex fabbrica.
Dopo abbiamo chiesto aiuto a varie associazioni ambientaliste e hanno deciso di appoggiarci la LIPU, Lega Italia protezione uccelli e CON ALPA, Coordinamento nazionale alberi e paesaggio.
Cosa ti hanno detto queste associazioni e come intendono aiutarvi?
Entrambe sono venute a visitare i tigli e ci hanno informato che questi alberi hanno diverse criticità ma che potrebbero essere risolte facilmente.
Il sindaco ha detto, invece, che vanno abbattuti, sostenendo che sarebbero malati e avrebbero distrutto i marciapiedi.
Proprio per queste sue parole abbiamo chiesto più volte la relazione agronomica come atto pubblico che, a quanto pare, non esisteva quindi il sindaco aveva stabilito che fossero malate senza nessun vero controllo (VTA e prove di trazione) da parte di nessun esperto.
Solo dopo le nostre insistenze il sindaco ha chiamato un agronomo che ha stillato una relazione identica a quella delle associazioni che ci appoggiano: i tigli hanno qualche problema ma se curati possono essere salvati.
L’agronomo non dice di abbatterli ma semplicemente se vanno sostituiti, si deve puntare su determinati alberi, se invece vengono lasciati allora bisogna fare queste prove di trazione e il VTA, per capire quali potrebbero essere quelli problematici.
La cosa più grave di tutta la vicenda è che la giunta ha deciso senza avvisare nessuno, in agosto (riqualificare la zona) di eliminare uno dei polmoni verdi della città, come era già successo per un’altra zona, Via Belvedere.
Non erano piante grosse quelle abbattute, avevano 15 anni e non davano nessun tipo di problema ma furono tagliate senza avvisare i cittadini.
E’ vero che i marciapiedi di Viale Montecatini sono rovinati ma non vengono rifatti dal 1971, quindi è colpa dell’incuria comunale non delle piante.
Abbiamo creato due progetti alternativi per salvarle e dato altre soluzioni ma ci hanno risposto che le taglieranno lo stesso (sui giornali), anche se tali progetti permetterebbero di fare i sensi unici che vogliono nel nuovo piano piano regolatore.
Si reputano ecologisti, avevano promesso di non cambiare il volto della città ma quando abbiamo portato le note del CNR, il Centro Nazionale Ricerca, nel gruppo di Romano diverse persone, che appoggiano la giunta, ci hanno riso in faccia.
Gli alberi, da sempre, aiutano a combattere l’inquinamento ma loro insistono a voler tagliare anche se la legge nazionale dice che gli alberi monumentali non vadano toccati e questi tigli sono storici anche perché sono dedicati all’ex fabbrica Montecatini.
In questi giorni la giunta ha promesso che saranno piantati 7000 nuovi alberi. Non si sa dove, non si sa con quali soldi e non si quando.
Noi siamo disposti a credere a questa promessa ad una condizione. Prima si piantano questi alberi, attendiamo un anno e andrà va tutto bene, allora si potranno levare i tigli ma non si distrugge il nostro polmone verde con la promessa di farne un altro, chissà quando.
Inoltre un progetto non esclude l’altro. Si possono piantare i nuovi alberi e salvare i tigli.
E’ di oggi la notizia, purtroppo, che il consiglio comunale, senza ascoltare nessuno, ha deciso che i tigli verranno abbattuti, tramite una delibera comunale, approvata in fretta e furia. Se ne salveranno solo quattro.
L’unica cosa che posso dire, io Silvia, è che speriamo che questo articolo possa risvegliare le coscienze perché sembra che qualcuno voglia distruggere questo pianeta.