Torniamo con la nostra rubrica serie statunitensi contro serie europee e di nuovo c’è un confronto molto audace che potrebbe scatenare le ire dei fan di queste due serie: Elementary di Robert Doherty che va in onda dal 2012 sulla CBS e Sherlock di Steven Moffat e Mark Gatiss ( che nella serie è Mycroft Holmes) che va in onda sulla BBC dal 2010. Sì, quel Steven Moffat, l’ex (sigh) showrunner di Doctor Who.
Facciamo prima di tutto una premessa doverosa: Sherlock Holmes è uno dei personaggi più sfruttati al cinema e in televisione, ce lo hanno proposto in molte salse, anche giovanili, come non ricordarsi di “Piramide di Paura” di Barry Levinson, autore di Rain Man ? Quel piccolo film piacque così tanto agli eredi di Conan Doyle che decisero di farlo diventare canonico. E in tempi recenti Guy Ritchie lo ha riportato al cinema in due riusciti film con Robert Downey Jr nei panni di Sherlock Holmes e Jude Law nei panni di John Watson.
E persino Sir Ian McKellen, in tempi ancora più recenti, lo ha interpretato in Mr Holmes – Il mistero del caso irrisolto di Bill Condon.
E ora partiamo con questo difficile raffronto tra la serie della CBS e quella della BBC, dove ci siamo fatti aiutare da un grande fan di Elementary, Valentino Sala e una grande fan di Sherlock, Miryam Sanna.
In Sherlock Holmes ha il volto di Benedict Cumberbatch, attore inglese lanciatissimo al cinema grazie a film come “Star Trek – Into Darkness” di J.J. Abrams, “Il quinto potere” dove interpreta Julian Assange, nonché Dottor Strange e The Imitation Game, che gli ha fruttato una meritata nomination agli Oscar.
In Elementary, invece, Sherlock ha il volto dell’attore inglese Jonny Lee Miller, famoso soprattutto per il ruolo di Sick Boy nel cult movie “Trainspotting”. Tra i suoi successi anche Plunkett & Maclean, Nella mente del serial killer, alcuni episodi di Dexter e molto altro.
Entrambi sono due straordinari interpreti teatrali e si sono ritrovati insieme a fare Frankenstein e la creatura, invertendosi anche nei ruoli.
La prima differenza che salta agli occhi è che Watson è una donna in Elementary, interpretata dalla splendida e carismatica Lucy Liu (che non ha bisogno di presentazioni ma vogliamo giusto citare Kill Bill e Ally McBeal), nominata come tutrice legale dal padre di Sherlock, mentre in Sherlock della BBC, seguendo la tradizione letteraria, John Watson, che viene interpretato da Martin Freeman (protagonista principale della trilogia cinematografica de “Lo hobbit” di Peter Jackson) è un reduce di guerra che non può più permettersi di avere una casa propria e cerca un coinquilino. Come si vedrà successivamente Watson é un uomo che necessita di azione e adrenalina per vivere bene.
In Sherlock Holmes pare essere totalmente incapace di concepire i sentimenti umani, in realtà lui preferisce non mostrare al mondo le sue debolezze e fragilità, mostrandosi glaciale, di fatto più che non provare sentimenti, sembra più incapace di gestirli, come una persona afflitta dalla sindrome di Asperger. Di fatto l’unica persona che per cui il protagonista proverà affetto è Watson, con cui instaura uno splendido legame di amicizia molto forte. Proverà poi una sincera stima per la di lui moglie Mary e per Irene Adler, unica donna capace di tenergli testa. Invece in Elementary sembra concepirli ma li reprime fingendo di non averli perché ha sofferto in passato a causa della perdita della moglie, misteriosamente scomparsa a causa del suo storico nemico, ciò lo ha portato sull’orlo della follia e alla tossicodipendenza.
La prima cosa che colpisce lo spettatore di Sherlock è il lettering. Abbiamo una scena lampante in cui il capo della polizia di Scotland Yard è a una conferenza stampa, impegnato a rasserenare gli animi dei cittadini e all’improvviso tutti quanti ricevono un sms la cui parola aleggia fisicamente sopra ai destinatari. Questo stratagemma viene usato dagli autori anche per mostrarci il sistema di pensiero di Sherlock Holmes, un sistema creativo e sicuramente intrigante, già intravisto nella celebre serie “Fringe”, ideata da J.J. Abrams. Lo stesso episodio introduce lo spettatore al rapporto tra Sherlock e la tecnologia. In realtà l’Holmes della BBC è più vecchio stile rispetto a quello di Elementary. Il primo la utilizza solo per rimarcare la sua superiorità intellettuale e deduttiva, il secondo invece è più consapevole dei nuovi mezzi di comunicazione e del loro potere di fornire informazioni a chiunque abbia l’abilità di cercarle con il giusto criterio.
Un’altra differenza importante è che in Elementary vi è un filo conduttore nella trama che coinvolge quanto la vita privata tanto l’ossessione di Holmes per il suo grande nemico anche se, comunque, i casi di ogni episodi non sono legati alla trama principale. In Sherlock, per stessa ammissione di Moffat, i casi fanno da contorno, quasi, all’evolversi del rapporto Watson/Holmes, la serie è incentrata su di loro come esseri umani. Inoltre Sherlock è ambientato a Londra, Elementary a New York. Una cosa molto affascinante di Sherlock è che i titoli degli episodi sono quelli della bibliografia di Conan Doyle mentre quelli di Elementary no. Moffat è stato molto bravo a ricreare quelle storie ambientandole ai giorni nostri, Doherty lo è stato altrettanto, inventandosi una storia nuova, basandosi sui personaggi classici. L’ultima differenza riguarda la durata delle stagioni: Sherlock consiste di quattro stagioni di tre episodi ciascuna . Elementary invece si tratta di cinque stagioni da 24 episodi di cui la quinta è terminata lo scorso 21 maggio.
Le somiglianze, come vedrete, sono molto meno.
I due Sherlock sono due persone piene di se stessi, molto irritanti, con un umorismo sferzante che tende a distruggere letteralmente il prossimo, il quale, spesso, fugge per la rabbia; sono dunque molto fedeli ai testi di Conan Doyle. Sia Elementary che Sherlock sono ambientate ai giorni nostri e i loro protagonisti sono figli di buona famiglia, non hanno necessità di lavorare e fanno i detective per divertimento, come consulenti gratuiti; entrambi sono dediti all’uso di sostanze stupefacenti , anche se quello della serie britannica lo fa per puro divertimento, quello della CBS perché è impazzito di dolore.
Entrambi finiranno per essere puniti per la propria superbia, rinascendo a nuova vita, anche se con percorsi diversi.
Curiosità: mentre nella serie britannica i genitori di Sherlock sono interpretati dai veri genitori di Benedict, in quella statunitense il padre ha il volto del grande John Noble, Walter Bishop di Fringe e Denethor de Il signore degli anelli.
Nella realtà un vero e proprio punto di contatto tra le due serie c’è stato, oltre al citato Frankenstein: Jonny Lee Miller, interprete di Sherlock Holmes in Elementary ha contattato Benedict Cumberbatch, Holmes per la BBC, per confrontarsi tra pari sui diversi modi di portare questo personaggio sullo schermo e quest’ultimo ha sempre speso molte parole di incoraggiamento e di supporto nei confronti del suo collega. E’ difficile scegliere tra le due serie perché sono tutte e due scritte ed interpretate molto bene. Questa volta, per noi, il confronto finisce in parità nonostante fossimo prevenute verso Elementary.
Sherlock viene spesso trasmesso dalle reti Mediaset, oltre a far parte del pacchetto di Netflix.
Elementary, invece, va in onda in prima serata su Raidue.
Articolo redatto da
Simona Ingrassia e Silvia Azzaroli.
Vorrei specificare che nella serie tv Sherlock il lettering è stato voluto dal regista Paul McGuigan.
Certamente per dare più fluidità al mind palace di Sherlock come dite voi, ma inizialmente era stato inserito per dare al pubblico la possibilità di avere un impatto immediato nello scambio di messaggio tra Sherlock e John, difatti se si ha visto l’unaired pilot si nota questa grande differenza.