Innanzitutto una premessa, sono un trekkie di vecchia data ed ero scettico e prevenuto su questo Star Trek Discovery, mi apprestavo a guardare il pilot (o meglio i primi due episodi) pensando che forse sarebbero potuti essere gli unici episodi che avrei guardato. Sono qui dopo 5 episodi a dirvi quanto sia soddisfatto della serie.
Devo spiegare perché ero prevenuto, ho adorato (non tutte allo stesso livello) le prime quattro serie di Star Trek(la classica, The Next Generation, Deep Space Nine e Voyager) non ho apprezzato molto Enterprise (tanto che è l’unica di cui non ho visto tutti gli episodi) ma non la consideravo un affronto alla memoria di Gene Roddenberry, affronto che invece per me sono i film del reboot, quelli firmati Abrams, sia per il riscrivere la storia che perché nel mood dei film non c’è traccia di Roddenberry e della filosofia trekkiana.
Tutto quanto sopra per spiegare che nella mia valutazione di una serie che porta il nome Star Trek rientrano sia i parametri con cui giudico qualsiasi altra serie (i personaggi, la recitazione, quanto siano avvincenti le storie, l’aspetto visivo, etc…) che quello che io penso sia Star Trek, ci sono delle cose che in un’altra serie mi potrebbero pure divertire ma non in una che porta il marchio Star Trek.
Iniziamo proprio da questo aspetto, già dopo i primi due episodi l’impressione era che pur essendo la serie qualcosa di nuovo e moderno era ancora Star Trek, impressione rafforzata negli episodi seguenti ed esplosa nel quinto.
Molte serie puntano su quelli che i fan prendendo a prestito il termine inglese chiamano “feels” Discovery in questo non è nuova e forse lo sta facendo più di quanto ricordi in qualsiasi altra serie di Star Trek, ma quello che è assolutamente trekkiano è che nel quinto episodio ci fanno commuovere per un tardigrado, solo dei veri autori trekkiani potevano farci commuovere per un animaletto microscopico in versione gigante.
Certo probabilmente anche se il tardigrado ci fa pena quando lo vediamo soffrire è la commozione di Burnham che ci coinvolge. A proposito di questo salto un po’ di palo in frasca, avevo intenzione di andare per ordine e affrontare prima cosa mi piace come trekkie e cosa a livello telefilmico generale, ma voglio parlare di Burnham, con mio grande piacere la maggior parte del fandom ha accolto molto favorevolmente la serie ma qualcuno non apprezza particolarmente Sonequa Martin-Green come attrice, qualcuno la definisce proprio pessima ed inespressiva, a me non sembra affatto così male, almeno per quanto richiesto finora, quando appare commossa riesce a commuovere anche me quindi direi che l’obiettivo è raggiunto (e no non sono facilissimo alla commozione).
Sul personaggio che dire, essendo un’umana educata su Vulcano molti la paragonano a Spock che era mezzo umano, secondo me finora i due personaggi hanno ben poco in comune, nella sua riscoperta di cosa è umano e nella difficoltà di gestire emozioni che non era abituata a dover gestire a me ricorda molto di più il periodo di ambientamento di Sette di Nove sulla Voyager. Anche la sua insubordinazione verso il suo capitano mi ricorda quando Sette di Nove si sfilò dall’ala protettiva del capitano Janeway (guarda caso anche lì un capitano donna che la vedeva un po’ come una figlia) causando una reazione piuttosto indispettita di quest’ultima.
Tornando al giudizio da trekkie, Discovery non è la prima serie di Star Trek ambientata in mezzo a una guerra che potrebbe cancellare la Federazione, le stagioni da 3 a 7 (cioè alla fine) di Deep Space Nine sono state occupate dalla cosiddetta guerra del Dominio, ma è innegabile che il mood con cui si è presentata Discovery sia molto più oscuro a cominciare dal farci dubitare se il capitano Lorca fosse un bastardo o semplicemente un uomo determinato in tempo di guerra. Di nuovo il quinto episodio sembra aver normalizzato e riportato nei canoni la situazione, abbiamo appreso che Lorca ha fatto esplodere la sua nave, uccidendo il suo equipaggio per non farli finire in un campo di prigionia Klingon dove sarebbero stati torturati. Ma si punisce tutti i giorni per quello, racconta che non vuole affidarsi ai medici per risolvere il problema agli occhi perché teme i medici, in realtà vuole mantenere il dolore a perenne ricordo.
E così di nuovo ho scritto parliamo di un elemento trekkiano e sono finito a parlare del secondo personaggio più interessante del cast (anzi per me pure il primo, ma è innegabile che la protagonista esplicitamente designata sia Burnham) mi sembra ci sia uno schema che si ripete, ma nessuna sorpresa perché Star Trek è sempre stato uno show sulle persone e Discovery non è diverso.
Lorca è interpretato dal bravissimo Jason Isaacs che avevo apprezzato in The OA (in un ruolo molto meno simpatico) quindi mentre nel caso della Martin-Green dico: sarà ma a me non sembra male, nel caso di Isaacs dico: lui è proprio bravo e non si accettano opinioni discordanti, se la pensate diversamente peggio per voi, liberi ma a parlare con voi non perdo tempo.
Infine come non citare il terzo personaggio più importante e interessante finora, molti non provano simpatia per Saru, io lo trovo un personaggio interessantissimo, splendidamente interpretato e tanto di cappello sia a Doug Jones riesce ad essere espressivo sotto un trucco così pesante che ai truccatori che realizzano un trucco che glielo permette.
Avevo scritto infine ma voglio dire qualcosa su Tilly, facendo un paragone con le vecchie serie lei mi ricorda un po’ la goffaggine di Barclay, beh lui aveva problemi relazionali seri, non posso che augurare all’attrice Mary Wiseman di essere altrettanto brava e di avere anche lei un percorso evolutivo perché per quantopossa risultare per qualche episodio “puccioso” alla lunga il personaggio se rimanesse uguale risulterebbe noioso.
Su un paio di polemiche che ho letto in giro (anche se ripeto la serie è stata ben accolta) sarò velocissimo:
1) l’aspetto dei Klingon: Seriamente? quante volte è già cambiato? Non vale nemmeno la pena di parlarne.
2) la decisione di Lorca di lasciare Mudd nella prigione Klingon è un tradimento dei valori di Star Trek: chi ha scritto questo è un tale idiota mentecatto che non meriterebbe risposta. Prima di tutto è un’azione istintiva e non ponderata e Lorca non è certo il primo capitano della flotta stellare che compie una decisione da prendere in una frazione di secondo in base alla rabbia. Poi se state affrontando una difficile fuga in una astronave piena di ostili davvero vi tirereste appresso un prigioniero che spiava gli altri per conto dei carcerieri? vi sentireste sicuri nel voltargli le spalle? La Federazione è idealista, non naif, ricordo che ancora ai tempi di Kirk in casi eccezionali è in vigore la pena di morte perlomeno per chi viola il divieto di scendere su Talos IV, non ricordo se è l’unico caso in cui è prevista.