E ci risiamo, a 15 mesi dalla recensione della prima stagione di Stranger Things, la acclamata serie Netflix, eccomi puntuale a commentare Stranger Things 2.
Rileggendola mi rendo conto che la mia opinione su Stranger Things non è cambiata di una virgola, quindi non la ripeterò, semmai ora la comunico in maniera diversa, prima di dire quanto mi piaccia la serie premetto che però non è un capolavoro assoluto, che la considero ottima ma nel complesso distante qualitativamente da quelle che considero le serie migliori tra quelle che seguo. Vuol dire che tutto sommato c’è stato un raffreddamento da parte mia? No è la reazione all’enorme clamore sollevato dalla serie.Badate bene non è gusto di fare il bastian contrario, che non mi appartiene, ma a volte dai fan sento usare iperboli per descriverla che trovo esagerate.
Premesso quanto sopra veniamo alla seconda stagione che mi è piaciuta quanto la prima, forse anche di più considerato che la prima aveva dalla sua il fattore novità (si fa per dire visto che fra i tanti aggettivi positivi che si possono spendere per questa serie “innovativa” non compare di certo) e questa mi ha lasciato con la voglia di avere subito la terza.
Non voglio ripetermi, leggete quello che ho scritto nella prima recensione a proposito di Upside down, lo confermo, lo trovo sufficientemente pauroso e affascinante, semmai ne avrei voluto di più, in realtà in questa stagione mi pare che lo vediamo solo nelle prime visioni di Will, dopo vediamo il sottosuolo di questo mondo trasformato dalle creature provenienti dall’altro, non è la stessa cosa. L’ultima scena del finale di stagione che ci mostra che il mostro d’ombra è ancora là e ci mostra la versione desolata dell’edificio dove si tiene la festa, quella l’ho apprezzata parecchio, peccato stesse finendo, trovo il vero Upside down molto ma molto più creepy-cool dei tunnel di questa stagione.
Per il resto la trama è esile così come lo era quella della prima, non è che uno guardi Stranger Things per l’intreccio narrativo, abbiamo un nuovo mostro della stagione intrecciato con la crescita della protagonista e in parte di altri protagonisti (ma il personaggio di Eleven/Jane è di gran lunga quello di cui meglio viene descritta un’evoluzione) e alla fine sarà di nuovo Eleven che, dopo aver affrontato un suo velocissimo viaggio di crescita personale tramite la riscoperta delle sue origini, risolverà la situazione.
Quindi che rimane? Rimane che questa stagione mi ha convinto sempre più che, omaggi nostalgici a parte, con relativa piacevolissima colonna sonora, Stranger Things è una serie di persone (o personaggi se volete) se vi piacciono i personaggi sicuramente ha sfondato, dal successo che ha pare piacciano a tutti ma se non vi catturano loro troverete pochi motivi per continuare a guardarla.
E dunque vediamoli questi personaggi, soprattutto in confronto alla prima stagione, inizio dai nuovi, ma prima ancora una riga su Eleven/Jane:
_ si su El basterebbe una riga, che altro c’è da dire sulla meravigliosa Eleven interpretata dalla fantastica Millie Bobby Brown? Lei è il cuore dello show, punto! Lei è la protagonista della parte più pregnante dal punto di vista etico, quando la sua umanità vince rispetto alla rabbia che consuma la sorella e si rifiuta di uccidere a sangue freddo (Eleven ha ucciso sempre per difendere se stessa e i suoi amici), lei è la protagonista delle scene più cool (o in italiano: fighe!) beh facile coi superpoteri direte voi, ma così è, lei è protagonista delle scene più commoventi, lei ha persino qualche scenetta che se non fa proprio ridere strappa il sorriso e gli occhi a cuoricino (bitchin);
_ Max è deliziosa, grande aggiunta al gruppo dei ragazzini, non si può non amare la rossa;
_ la sorella di El, è un’assassina a sangue freddo e se non verso una lacrima per le persone che vuole punire, perché se lo meritano, il fatto che non si fermi nemmeno davanti a delle bambine presenti nell’appartamento della vittima designata è un po’ troppo. Però ovviamente non è aldilà di ogni possibilità di recupero, rispetto ad El lei non ha avuto un Mike e soprattutto uno sceriffo Hopper, quindi il dolore e la rabbia la stanno consumando, comunque buon personaggio che prevedo tornerà ed avrà maggiore spazio nella prossima stagione;
_ Billy il fratello di Max, avrebbe tutto per essere odiato, ma poi scopri quanto il padre (o patrigno?) sia abusivo nei suoi confronti e capisci che è una vittima, però nell’economia dello show trovo il personaggio piuttosto inutile, almeno ci avessero dato la soddisfazione di vedere il suddetto padre divorato da un Demo-dog o perlomeno preso a calci in culo dallo sceriffo;
_ Bob non entusiasmante come personaggio, ma una persona adorabile, buono e alla fine anche abbastanza coraggioso da mettersi in pericolo per quelli che ama. Purtroppo per lui in questa stagione ha avuto la stessa identica funzione di Barbara nella prima, un personaggio da far amare e poi uccidere in modo che le tante morti non siano tutte emotivamente insignificanti;
_ il complottista non lo so se si era visto nella prima, certo non aveva avuto lo stesso spazio, nel suo piccolo angolino l’ho trovato uno dei personaggi più divertenti della stagione, la Vodka per pensare me la ricorderò;
Veniamo ai principali:
_ Mike come nella prima regge bene il suo compito, bravo nelle scene più intense emotivamente, vale a dire l’incontro con El e la reazione verso lo sceriffo;
_ Wil nella prima stagione era colui che tutti cercavano ma non aveva avuto spazio, in questa anche se per parte del tempo non è se stesso ho apprezzato l’abilità di Noah Schnapp nel rendere un bambino così tormentato;
_ Lucas adeguato anche se non mi fa impazzire, non mi aveva fatto impazzire nella prima, nemmeno nella seconda, solo che nella prima stagione nemmeno Dustin, invece …
_ invece Dustin è uno dei due personaggi che meglio escono da questa stagione rispetto alla prima. il suo “son of a bitch” è per me uno dei marchi di fabbrica di questa stagione;
_ Karen e Jonathan: questi due li metto insieme non perché finalmente hanno copulato (finalmente perché almeno non ci scasseranno più i maroni col tira e molla) ma perché tutto sommato loro non escono benissimo dalla stagione, mi annoiano, li trovo non molto svegli, tanto che ho pensato “ma in questa cittadina gli ormoni sono radioattivi che i ragazzini sono tanto svegli e divertenti mentre gli adolescenti si rincoglioniscono tanto?”, a loro favore posso dire che Jonathan si conferma un fratello maggiore amorevole e di Karen (che poi sta ragazzetta insignificante contesa tra due ragazzi di cui uno è il bello della scuola?) che ho apprezzato quando al ballo fa ballare Dustin vedendolo tutto solo;
_ lo sceriffo Hopper a differenza di Dustin mi aveva ben impressionato anche nella prima stagione, ma qui il suo rapporto con El, tutto l’amore paterno orfano della bambina che gli era morta che riversa sulla giovane protagonista è qualcosa da commuovere pure i sassi, rapporto El-Hopper cosa più bella della stagione sul lato sentimenti;
_ Joyce nella prima stagione non mi era piaciuta nei primissimi episodi, poi avevo finito per adorarla, l’avevo trovata una madre fantastica, incredibilmente forte, in questa stagione l’ho trovata un tantino meno incisiva e in balia degli eventi, tranne che nella scena in cui decide di non dare più alla cosa dentro il figlio quello che vuole ma scacciarla a tutti i costi;
_ Steve, il suo personaggio sarà un cliché ma è l’unico degli adolescenti che ho davvero amato in questa stagione, grande nel rapporto da fratello maggiore putativo con Dustin. Divertente quando deve esserlo, lui è il terzo personaggio dopo lo sceriffo e Dustin in ordine di guadagno rispetto alla prima stagione.
Sugli altri personaggi poco da segnalare, il dottore buono ho capito quasi subito che non fosse un cattivo, contento sia sopravvissuto. Mentre i punk che stanno con la sorella di El francamente non mi son rimasti granché simpatici, forse giusto quello grosso.
Il difetto più grosso di questa stagione? Ce n’è uno enorme, chi cazzo è il genio che ha deciso di montare il viaggio di Eleven subito dopo il momento in cui i Demo-dog escono dall’abisso e si preparano ad invadere il laboratorio? La stagione era stata piacevole ma lenta, si arriva a un momento che dici: “porca puttana!” finisce l’episodio e spezzi la tensione rimandando il seguito di un intero episodio? Anche se Eleven doveva arrivare all’ultimo a salvare i suoi amici avrebbero potuto fare in modo che succedesse in maniera diversa.