Non è facile per me dare un giudizio ” da recensore” su Supernatural 11×07: Plush, ieri a caldo dopo la visione dell’episodio ho scritto che mi ero annoiato perché non sopporto più per niente gli episodi standalone, come giudizio a caldo di un fan può andare bene, ma visto che mi sono imbarcato in quest’avventura da recensore (amatoriale finché si vuole) devo cercare di essere un minimo più oggettivo. In realtà l’episodio non è stato pessimo, però non concordo con i cori che si leggono in giro dei fan acritici che salutano con favore quello che chiamano ritorno alle origini.
Che è successo nell’episodio.
Stavolta ce la faccio a riassumere in meno di venti righe, prometto!
L’episodio si apre con un omicidio perpetrato da un tizio con una inquietante maschera, un testone da coniglio, la cosa strana è che la maschera non vuole venire via, l’omicidio è avvenuto nella giurisdizione di una nostra vecchia conoscenza lo sceriffo Donna Hanscum che insospettita chiama Sam e Dean. Presto avverranno nuovi omicidi perpetrati da persone in maschera, inizialmente Sam e Dean pensano ad oggetti maledetti, poi si spostano su un fantasma adirato che è rimasto attaccato a degli oggetti che gli erano appartenuti. In effetti si tratta di una storia abbastanza triste, sono i costumi di un tizio che si esibiva per i bambini, venne sospettato da alcuni genitori di averne molestato qualcuno, viene affrontato da due papà che a loro dire volevano solo spaventarlo tenendolo appeso sopra il parapetto id un ponte, ma lui si agitò troppo e fini nel fiume, l’omicidio venne archiviato come suicidio. Il fantasma servendosi delle persone che indossavano i suoi vecchi costumi si vendicava dei responsabili, ma come spesso succede con gli spiriti vendicativi senza troppo badare a danni collaterali. Nel finale dell’episodio Sam racconta a Dean il contenuto delle visioni: La Gabbia ed esprime la paura che voglia dire che deve tornarci, Dean non vuole nemmeno sentirne parlare.
Cosa mi è piaciuto e cosa no.
L’unica cosa che ho davvero amato nell’episodio è rivedere Donna che trovo assolutamente adorabile.
Dovrei dire che ho amato anche l’inizio e la fine, cioè Sam e Dean che dibattono se abbia senso sperare nell’efficacia della preghiera e la già citata rivelazione di Sam, ma c’è qualcosa che mi disturba: Sam e Dean quanto possono essere tonti? Magari poi la trama mi smentirà ma a me pare logico che se Dio ti fa vedere La Gabbia il suggerimento sia: La Gabbia può contenere L’Oscurità che (suppongo) è immortale e può essere solo imprigionata, perché diavolo né Sam né Dean ci pensano? E che senso avrebbe che Sam debba tornarci? A che pro? L’altra volta portava con se Lucifero essendone l’avatar umano.
Il caso in se è uguale a molti altri già visti, tanto che per dargli un po’ di drammaticità in più lasciano nel dubbio se il tizio fosse colpevole e rendono la sorella (sfiorata dal dubbio) in parte complice della sua morte perché indica dove trovarlo. Ho apprezzato che ci lascino nel dubbio, ma non è abbastanza, le storie con i fantasmi sono la noia, scopri il corpo o l’oggetto che legano lo spirito vendicativo al nostro piano di esistenza, cerca di capire con chi è incazzato, quali sono le faccende irrisolte in modo da anticiparlo, brucia il corpo o l’oggetto (o gli oggetti) a cui lo spirito è legato.
Altra nota polemica: in giro ho letto giudizi che suonavano come “che divertente la paura di Sam per i clown” … NO! lo era, lo era la prima volta, perché ripeterla? Tra l’altro ce l’hanno annunciata pure nel previously, quindi hanno fatto una cosa già vista e in più ci hanno detto che stava arrivando. Il battibecco al telefono tra Sam e Dean in cui Sam dice a Dean che gli chiede se scherza parlando di clown killer, certo perché i clown per me sono molto divertenti, è divertente? Sì, lo è abbastanza, ma insomma, fuffa, poca roba, per carità Jensen e Jared sempre bravi, ma a me non basta. L’episodio non è pienamente promosso e se non fossi stato così felice di rivedere Donna sarebbe stata una stroncatura.