Supernatural 11×20 la recensione
Se siete qui avrete già visto l’episodio, se non lo avete visto penso che il titolo di questa Supernatural 11×20: Don’t Call Me Shurley, se siete fan di vecchia data, vi avrà detto che questo non è stato un episodio qualsiasi. Abbiamo avuto la conferma di quel che si sospettava da un sacco di stagioni. Ho trovato l’episodio stupendo, a caldo dopo la visione ho scritto che è uno dei migliori episodi di sempre, forse il più bello per me. Sono uscito, ho camminato e fuori c’era un grande sole (in realtà ha piovuto) e ho molto rimuginato, confermo che questo episodio si pone nei primissimi posti della mia personale classifica, affermo che è oggettivamente un gran bel episodio, ma alla domanda: “Allora è un colpo di spugna a tutte le tue critiche feroci sulla conduzione della trama orizzontale della stagione?” devo rispondere assolutamente no, almeno non ancora a questo punto, anzi, paradossalmente questo meraviglioso episodio le conferma.
Che è successo nell’episodio.
Si può riassumere in poche righe, si apre con Metatron che continua a condurre la sua vita da derelitto, all’improvviso mentre sta urlando la sua disperazione si trova trasportato apparentemente in un bar, qui ad attenderlo c’è Chuck Shurley, a questo punto chi ha seguito la serie sarà sobbalzato dall’emozione e avrà capito quello che stava per succedere, gli autori ci avrebbero confermato quello che molti sospettavano da tempo: Chuck è Dio.
Dio sta scrivendo un’autobiografia ma le cose non vanno bene e così ha richiamato in servizio il suo vecchio scriba perché gli faccia da editor, nel frattempo sulla Terra Amara comincia a scatenarsi, i Winchester si trovano in una cittadina dove una nebbia misteriosa sta diffondendo il contagio che vedemmo ad inizio stagione. Le cose per i Winchester si mettono male, ma in realtà è chiaro fin dall’inizio che le cose veramente importanti stanno succedendo nel “bar”, Chuck (lui preferisce essere chiamato così) non ha nessuna intenzione di combattere la sorella, ma alla fine Metatron riesce a fargli cambiare idea, così Chuck salva le persone morte, salva i superstiti, disperde la nebbia e si presenta a Sam e Dean dicendo che devono parlare.
Recensione.
Come ho detto ho trovato l’episodio stupendo, prima di accennare ad alcune cose che ho apprezzato in particolare devo spiegare perché dico che non cambia il giudizio sulla conduzione della stagione e prima ancora rispondere all’obiezione che i più acuti fra voi potrebbero farmi.
Ricapitoliamo: ho detto peste e corna della scelta di inserire gli ultimi episodi standalone con mostro della settimana, ora ho appena detto che questo episodio l’ho trovato semplicemente stupendo anche se in nessun modo va ad aggiustare la conduzione della stagione, allora qual è la differenza? Che mi piacciono gli episodi con i grossi calibri e mi hanno stufato quelli col mostro della settimana? Beh innanzitutto se andate a riprendere le mie recensioni troverete che non ho scritto che quegli episodi erano oggettivamente mal realizzati ma che addirittura mi rifiutavo di recensire il caso della settimana, inoltre questo episodio a mio modo di vedere mi ha anche dato ragione su una cosa a proposito di quelli, i Winchester non hanno quasi niente su Amara, si imbattono in un caso che non è affatto certo condurrà a lei eppure vi si buttano a capofitto, in precedenza perché non hanno seguito questo comportamento? Perché non c’era nemmeno la più labile delle tracce? E allora ripeto: che cazzo ha fatto Amara tutto sto tempo? Tra l’altro non è che ora che ha fatto la sua mossa se ne sia uscita con qualcosa di nuovo che faccia pensare a chissà che preparazione o maturazione, ha ricominciato con le persone possedute.
Ma c’è di peggio, ora io non so come Dio (pardon Chuck) deciderà di intervenire nella battaglia, non vedo probabile una battaglia a colpi di palle di fuoco tra lui e la sorella, penso che ancora una volta lui fornirà il modo per esiliarla o toglierla di mezzo e che lo farà fare ad altri, allora gli Arcangeli capeggiati da Lucifero, stavolta saranno Sam e Dean. Ma comunque si svolga il finale, la storia della ricerca degli oggetti caricati del suo potere? Va nel dimenticatoio? Se non ci va, se è sempre quella l’arma, è chiaro che non c’è bisogno di cercare qualcosa di biblico, gli basta toccare qualcosa e darlo a Sam e Dean. Quindi a che sono serviti quegli episodi? In termini di trama orizzontale a niente, quindi lo sviluppo di questa trama diventa ancora più striminzito.
Un fatto positivo c’è, recensendo una delle prime puntate della stagione avevo scritto: non c’è Lucifero che tenga, è una cazzata, hanno tirato in ballo “God’s freaking sister” ora perchè la cosa abbia un senso devono tirare in ballo la big G (o all’italiana la grande D) perché non esiste un altro modo sensato in cui l’Oscurità possa essere sconfitta. Se non ricordo male, a dire la verità, avevo anche scritto che non credevo affatto gli autori l’avrebbero fatto, invece in questo mi hanno smentito, hanno corroborato la mia analisi su quale fosse l’unica svolta sensata della trama, ma hanno smentito la mia scarsa fiducia, felicissimo di questo.
Faccio anche un’altra ammissione, chiaro che da quando sono noti i titoli si sapeva sarebbe rispuntato Chuck, ma io a differenza di molti fan ho sempre pensato che gli autori ci trollassero e sta cosa che Chuck è Dio non sarebbe mai stata confermata, contento di essermi sbagliato.
Veniamo all’episodio, come ho detto la storia della stagione è una cosa, questo episodio un’altra, semplicemente meraviglioso ed emozionante.
Non per Sam e Dean che in questo episodio sono stati dei personaggi minori, anche come screen time forse, non tanto per Chuck/Dio (comunque bravo) ma per un Metatron che ha giganteggiato, un bravo bravo bravo a Curtis Armstrong, io l’ho sempre trovato bravo anche se interpretava un personaggio tra i più odiati di Supernatural (ma non da me), ma qui si è superato, che Metatron riuscisse a commuoverci chi se lo sarebbe mai aspettato?
A proposito di Chuck che mi è piaciuto molto anche lui voglio immediatamente rispondere a una possibile critica, questo Dio è troppo umanizzato, basti vedere la reazione quando Metatron osserva che nel libro manca la sorella “è la mia storia non la sua” detto a denti stretti, segno che è una ferita aperta, sembra più un umanissimo Dio dell’Olimpo che il Dio del catechismo cristiano, giusto? Del resto qualcuno avrà avuto da ridire anche sull’introduzione della sorella di Dio, blasfemo giusto? Scusate ma chi vi ha detto che si parla del nostro mondo? Sam e Dean vivono in un mondo che assomiglia al nostro ma non è il nostro, gli autori ce l’hanno esplicitato nella puntata in cui Sam e Dean irrompono nella nostra realtà in cui Supernatural è una serie TV interpretata da Jensen Ackles e Jared Padalecki.
Ma torniamo a Metatron, quando trova il coraggio di rimproverare a Dio che l’umanità è meglio di lui perché non si arrende a differenza di lui che lo sta facendo è commovente, forse coraggio non è la parola giusta, lui non sta osando affrontare Dio perché non lo teme più ma perché sente l’abbandono come un tale tradimento, si sente talmente perduto, che di cosa può avere più paura?
Secondo me dal momento che questa è un”opera di finzione e non catechismo, non solo i credenti cristiani non dovrebbero gridare alla blasfemia per le parti non conformi alla Dottrina, ma questo è uno spot alla riconciliazione con Dio, proprio perché Metatron esprime lo smarrimento di tante persone credenti ma la cui fede in un Dio buono viene portata a vacillare e alla fine Dio viene toccato.
Come in ogni buon episodio di Supernatural non sono mancati i sorrisi a bilanciare la parte più drammatica ed epica, l’incontro tra Metatron e Chuck è stato anche molto divertente nei primi istanti, prima che lui si riveli Dio, quando Metatron gli dice che come scrittore è mediocre (ricordate vero che Chuck ha scritto i libri di Supernautral sotto lo pseudonimo Edlund Carver?)) o quando gli dice che quello è un posto creato da Dio e che riconoscerebbe il suo lavoro dovunque perché una volta erano migliori amici e Chuck prova ad obiettare “non direi esattamente così” ovviamente noi spettatori a quel punto aspettavamo trepidanti solo la conferma ufficiale ma potevamo ridere della gag perché ormai eravamo praticamente certi e per questo è divertente perché uno dei meccanismi classici della comicità è ridere alle spalle di qualcuno (in questo caso Metatron) che non sa una cosa che tutti noi sappiamo.
Lasciatemi concludere con una battuta, direttamente dall’autobiografia di Dio:
Capitolo 10
Perché non rispondo mai alle preghiere, e voi dovreste essere grati che non lo faccia.
Capitolo11
“La verità sull’intervento divino e perché lo evito a tutti i costi.”
Io non sono religioso ma: dove posso comprare questo libro e finalmente leggerlo dalle sue parole?