Ti presento Patrick, una commedia romantica con il tipico tocco British.
Sarah, dopo una brevissima convivenza, viene piantata dal suo fidanzato e l’unica cosa che le resta è l’affitto del nuovo appartamento da pagare.
Mentre la sua vita sta andando a rotoli riceve in eredità dalla nonna appena defunta il suo più grande tesoro: Patrick un carlino parecchio viziato.
La convivenza tra i due risulterà inizialmente un piccolo disastro, ma piano piano Sarah si affezionerà sempre di più a Patrick e la sua presenza la aiuterà a ritrovare la fiducia in sé stessa, la grinta e persino l’amore.
Ti presento Patrick, non solo un film sugli animali.
Mandie Fletcher scrive e sceneggia una commedia leggera e romantica, con al centro il rapporto che si crea tra un cane e il suo padrone.
La storia del film Ti Presento Patrick con una narrazione lineare e ben costruita ci mostra principalmente il percorso di formazione del personaggio di Sarah che deve ancora trovare il suo posto nel mondo. Un percorso che scoprirà essere pieno di alti e bassi, ma che riuscirà ad affrontare come la corsa campestre in cui partecipa proposta dalla scuola per cui lavora.
Beattie Edmondson caratterizza la protagonista Sarah in modo fresco, senza mai esagerare, riuscendo a non far diventare il personaggio ridicolo. Nomi noti del panorama inglese completano il cast e risultano centrati alcuni personaggi come Oliver, Ben e Becky anche se leggermente stereotipati.
Nel film Ti presento Patrick la maggior parte delle situazioni presentate divertono anche se rientrano nei classici cliché della commedia, ma la regista riesce a dare un taglio ed un risvolto interessante talvolta tipicamente femminile, utilizzando e rendendo funzionale il rapporto che lega la protagonista con il carlino Patrick.
In conclusione
La pellicola Ti presento Patrick porta sullo schermo una commedia briosa, che intrattiene e diverte. Riesce a dosare con giusto equilibrio vari elementi tra cui humor British, romanticismo e momenti di riflessione.
Disclaimer: tutte le immagini utilizzate nell’articolo sono della Buena vista International