E I TROCKS SULLE PUNTE DANZANO ‘LORD OF THE DANCE’
Como.- Sgombriamo subito il campo da equivoci: i “Trocks” non sono drag-queens, ma virtuosi del balletto, perché solo chi conosce ed esegue alla perfezione i passi della danza classica accademica può permettersi di metterli in parodia creando uno spettacolo allo stesso tempo esilarante e di alto livello artistico.
In tournée in Italia lo scorso ottobre (Milano, Novara, Como tra le ultime tappe) poi a Lisbona e New York, i Ballet Trockadero de Montecarlo nascono negli Stati Uniti nel 1974 e sono una compagine completamente maschile (una quindicina di elementi in scena) che propone “riveduti e corretti” en travesti molti grandi titoli della danza classica, esasperando atteggiamenti, passi e personaggi dell’accademismo tradizionale. A cominciare dai nomi d’arte delle ballerine (come Doris Svidanja o Anna Paranova o ancora la diva Rachitikova…) e dalla voce fuori campo che annuncia i numeri a seguire con forte e finto accento russo… pregando di spegnere i telefonini e non scattare foto coi flash perché lampi di luce e rumori improvvisi potrebbero turbare le interpreti “ricordando loro le fucilate bolsceviche”!
Tra i più grandi successi abbiamo “Il Lago dei Cigni”, con tutti i personaggi canonici e la debita mimica di ciascuno… solo che le fanciulle-cigno prendono meritatamente a pugni il cacciatore, e il quartetto dei “piccoli cigni” rischia di far crollare la antiche mura dei teatri storici con le risate del pubblico. Altro grande classico “La morte del cigno” di Saint-Saens, dissacrata ma con amore. “Go for Barocco” su musica di Bach evidenzia invece con ironia le linee tipiche dello stile neoclassico costruito su musica barocca, mentre la scelta di quadri da “Paquita” riprende il folclore spagnolo e la ricchezza delle variazioni classiche, ovviamente arricchite da scherzi ed esagerazioni ma anche da scenette tanto più divertenti in quanto verosimili, come l’inserimento nel corpo di ballo di una ballerina incerta e pasticciona che si trova sempre nel posto sbagliato o col piede sbagliato.
E a divertirsi di più a questi spettacoli sono proprio gli addetti ai lavori, i frequentatori abituali di teatri e di scuole di danza, che meglio conoscono “l’originale” e quindi apprezzano a pieno la parodia. E la fatica che vi sta dietro: perché i Trocks sono veri virtuosi, capaci di far dimenticare, nei momenti diciamo di serietà, che gli interpreti inguainati in sontuosi tutù e acconciature di piume di cigno NON sono in realtà eteree danzatrici ma aitanti giovanotti.
Mai avrei pensato che dei corpi maschili, snelli ma per forza di cose con ossatura e muscolatura non propriamente da Silfide o da cigno, potessero librarsi sulle punte con tale sicurezza e leggerezza. Le celebri interpreti spingevano il proprio virtuosismo fino a eseguire 32 fouettés consecutivi (sono pirouettes in cui una gamba ad ogni giro si stende in fuori e poi si piega per prendere la spinta di rotazione): ebbene, la “solista” dei Trocks è arrivata a 29. E allora poco importa che indossasse scarpette numero 45.
Il Teatro Sociale di Como ospita sempre stagioni di danza con compagnie di alta qualità, ma durante gli spettacoli mai mi è successo di riscontrare un tale entusiasmo da parte del pubblico (composto di ballerini ma anche di gente comune), con risate e applausi che diventavano boati. I ben informati, addentro ai meccanismi del teatro, rivelano che fino a due settimane prima dello spettacolo non sarebbero stati moltissimi i posti venduti, ma è bastato un servizio passato su RAI3 sullo straordinario successo riscosso al Teatro Arcimboldi di Milano per far volare le prevendite comasche.
E dopo tutto lo sfoggio di tecnica classica, arabesques, jetés, sollevamenti e chi più ne ha più ne metta… la sorpresa finale sono stati i saluti, quando con ancora i tutù di tulle e le scarpette di raso l’intero corpo di ballo si è messo a danzare una hit della danza irlandese da spettacolo come “Lord of the Dance”. Davanti agli occhi increduli di quelli che “Oddio… questa devo proprio raccontarla”.
Per gli interessati: i Trocks torneranno in Italia il prossimo ottobre 2017 con uno spettacolo al Teatro Petruzzelli di Bari, probabilmente una scelta non casuale in quanto ben due dei quattro ballerini italiani della compagnia sono originari della provincia barese.
g.fo.