Sorta a fine ‘700 sui resti di un convento francescano, passata dal cardinale e diplomatico Angelo Maria Durini (amico di Giuseppe Parini) al nobile patriota Porro Lambertenghi (che qui ebbe al suo servizio Silvio Pellico come precettore dei figli), poi agli Arconati Visconti e al generale americano Butler Ames, fu infine acquistata dall’esploratore Guido Monzino per farne un centro studi e museo della montagna e delle esplorazioni. Parliamo del Balbianello, una delle ville più celebri del lago di Como, sia per l’originalità del luogo e le sue collezioni d’arte, sia per le numerose ambientazioni cinematografiche (la più celebre è Star Wars Episodio II – L’attacco dei Cloni, ma anche “Un mese al lago”, “Casino Royale”, una vecchia versione de “La Certosa di Parma” e così via).
Si dice, inoltre, che Alessandro Manzoni, spesso ospite di amici a Balbianello con altri patrioti, avesse iniziato a scrivere I Promessi Sposi proprio lì.
Qui l’ “effetto George” (Lucas) fece praticamente raddoppiare in un paio d’anni gli originari 11.000 visitatori del 2000, e il numero di presenze è poi letteralmente esploso con vari eventi ‘vip’, facendone da sei anni il Bene FAI più visitato d’Italia.
Il 1° ottobre il Fondo Ambiente Italiano ha tenuto una conferenza stampa su problemi e prospettive di questo bizzarro 2020. “Avevamo fatto la campagna di lancio, tutti i Beni erano pronti ad aprire…” racconta il Vice Direttore Generale FAI Marco Di Luccio delle settimane immediatamente precedenti il lockdown. “Abbiamo lavorato tanto in aprile via Zoom tra team manager dei vari Beni, e abbiamo aperto il 22 maggio simultaneamente in tutta Italia”. Nonostante il comprensibile timore, i Beni FAI hanno finora totalizzato 330.000 visitatori, a tutti è stata misurata la temperatura, nessuno si è sottratto alle procedure e soprattutto nessuno è risultato malato. Ma alle spalle ci sta un grosso lavoro quanto a procedure di sicurezza: in tre settimane si è riusciti a far partire la biglietteria online (che non esisteva prima), per la necessità di contingentare i visitatori, e poi di cambiare i percorsi interni trasformandoli in one-way. L’impegno organizzativo e l’attenzione alla salute hanno generato fiducia e stanno premiando tutti i beni culturali in Italia, ma soprattutto quelli FAI: la sfida era, puntando soprattutto sul “turismo di prossimità”, totalizzare nel mese di agosto in ogni Bene FAI almeno UN visitatore in più dello scorso anno… in totale sono stati + 1600 !
Giuliano Francesco Galli manager FAI dell’Area Prealpina dice di aver finora totalizzato 46.000 visitatori (nel 2019 si veleggiava verso i 140.000 ma era epoca pre-Covid) e di puntare a raggiungere i 60.000 entro fine anno, anche per aiutare altri Beni FAI altrettanto interessanti ma situati in zone meno frequentate: “Da cinque anni abbiamo investito in destagionalizzazione e così siamo pronti per proseguire con orari normali fino all’Epifania”. Per migliorare l’accoglienza sono stati ampliati gli spazi con una tensotruttura e una caffetteria temporanea. Non mancano le iniziative per autunno e inverno: visite speciali ad alto profilo culturale (dedicate al giardino, al fondatore Monzino, al Museo delle Spedizioni, e alla straordinaria collezione di pitture su vetro), cene a tema, e l’adesione come gli anni scorsi all’evento diffuso “Lake Como Christmas Light” in cui il Comune di Tremezzina è capofila.
Luca De Ascentiis della locale sezione dell’Associazione Italiana Amici dei Presepi conferma che verrà riaperta a dicembre la Casa dei Presepi a Bonzanigo (in un punto cruciale della GreenWay della Tremezzina, purtroppo quest’estate era chiusa perché non c’erano le condizioni per un ingresso in sicurezza) e riproposta la mostra di presepi contemporanei nel Museo del Paesaggio a Villa Mainona di Tremezzo, mentre al Balbianello dal 5 dicembre (inaugurazione con una serata speciale) verrà riproposto il primo presepe qui presentato cinque anni fa e raffigurante la Villa stessa: ma sarà modificato per una visione originale, invernale e fiabesca.
Alberto Cetti presidente degli albergatori tremezzini ha confermato che, a eccezione degli hotel più grandi che dipendono dal mercato inglese ed extraeuropeo, tutti gli altri alberghi medio-piccoli hanno riaperto in giugno e hanno avuto un trimestre soddisfacente con numeri non distantissimi dall’anno scorso, grazie anche a un intervento sulle tariffe, con ospiti italiani ed europei provenienti dalle nazioni confinanti e dalla Scandinavia. Sull’apertura a novembre si sta ancora ragionando, analizzando il fenomeno delle prenotazioni last-minute (nei 4-5 giorni precedenti l’arrivo): si ipotizza eventualmente di chiudere un mese per riaprire a Natale. L’emergenza ha condensato su di sé tutte le energie e per questo è stato un po’ tralasciato il nuovo sito internet di informazione e prenotazioni, che verrà ripreso in mano e reso più ricco e fruibile.
Il Sindaco di Tremezzina Mauro Guerra ha annunciato da parte dell’amministrazione l’azzeramento della tassa di occupazione di suolo pubblico e fortissimi sconti su quelle della nettezza urbana per alberghi ed esercizi commerciali, “per sostenere il nostro tessuto economico e sociale”. Se dall’estero giungono segnali preoccupanti, in Italia “ora siamo in condizioni di prendere misure idonee”, a patto di usare responsabilità per continuare a godere delle bellezze del nostro paesaggio culturale. L’amministrazione ha confermato tutte le iniziative autunnali: mostre presepi e Lake Como Christams Night come già detto, il prolungamento della GreenWay con i nuovi itinerari escursionistici della Via dei Borghi, e dal 16 ottobre la tradizionale Tremezzina Gastronomica: tranne che in pochi casi dove si terrà una singola serata-evento, negli altri ristoranti (alcune decine hanno aderito) sarà possibile degustare il menù di piatti tipici tutte le sere per un mese, così da potervi partecipare in sicurezza. “Andiamo avanti con speranza perché siamo stati bravi: la gente nel mondo ci vuole bene, apprezza la nostra terra ed è pronta a ritornare, se continuiamo a gestire la situazione nel modo giusto”.
Non è una sorpresa dunque che la maggior parte dei matrimoni (120!!!) programmati al Balbianello nel 2020 siano stati non cancellati ma solo rinviati al 2021 o 2022, come racconta ancora Galli spiegando che il successo del Balbianello è anche “social”: i followers specialmente su Instagram sono triplicati, grazie anche a un progetto speciale del FAI realizzato durante il lockdown con “pillole” dei Beni. Il Balbianello già totalizzava 20.000 contatti e cioè il 17% sul totale dei Beni FAI, percentuale ora salita al 20%. Ora si sta investendo sulle “visite virtuali” per le scuole, con filmati e dirette.
Anche Villa Carlotta, altro gioiello della Tremezzina, si avvia ai 46.000 visitatori (il 2019 si era chiuso con 230.000) e punta su eventi musicali e valorizzazione delle collezioni, sia pure in regime di economia, come spiega la Direttrice Angela Maria Previtera.
Dunque, la Tremezzina è qui per accogliere i visitatori, con prudenza e buonsenso ma anche con entusiasmo.