Volando nell’invisibile, di Sabrina Papa

Volare
Recensione di Volando nell’invisibile

Sabrina Papa, non vedente dalla nascita, ha un sogno da sempre: volare.
Sin da bambina le provoca emozioni fortissime l’ascoltare il rombo del motore degli aerei che cavalcano i cieli di Salice Salentino, il paese pugliese che le ha dato i natali nel 1970.
Eppure, nonostante l’oggettiva difficoltà, o forse proprio a dispetto di questa Sabrina non demorde e, dopo essersi diplomata, si trasferisce a Roma dove diventa un’esperta informatica e viene assunta all’IBM di Roma.
La sua spiccata curiosità la spinge a praticare sport quali equitazione e arrampicata, e la conduce in giro per il mondo.
Ma la sua passione per il volo è sempre lì, che scalpita per emergere. Così Sabrina contatta diverse associazioni di piloti con disabilità e inizia a volare, sempre affiancata da un istruttore.
Lei stessa dirà, in un intervista:
Da bambina volevo essere un aereo per volare più in alto e più veloce degli uccelli. Volevo quel cielo libero e immenso, volevo farci le capriole e rotolarmi come in un grande prato morbido (ancora non sapevo nulla di looping e tonneau) e quando sentivo il suono del motore (allora come anche adesso) era qualcosa che partiva da dentro l’anima e sembrava volermi strappare via dalla terra. È un’emozione che anche ora mi dà i brividi e qualche volta mi porta alle lacrime.

Da quel momento raggiunge un risultato dopo l’altro, e viene contattata da diversi programmi televisivi e radiofonici per portare la sua testimonianza e raccontare a tutti la sua storia.
Volando nell’invisibile è una storia fatta di battaglie, alcune perse e molte altre vinte.
Una storia di autoironia, di coraggio e di caparbietà, nonostante i pregiudizi e le difficoltà.
Una storia da cui prendere esempio sempre, per non arrendersi mai.

Lucia Sabrina Papa nasce il 6 maggio 1970 a Salice Salentino (LE). Cieca dalla nascita, a cinque anni si trasferisce a Roma per frequentare una scuola specializzata per non vedenti. Dopo l’infanzia lontana da casa, torna in Puglia e consegue la maturità magistrale. Nel 1990 frequenta un corso di informatica presso l’Istituto dei ciechi Cavazza di Bologna. Dal 1992 lavora a Roma in IBM come programmatrice e IT specialist.

Appassionata di volo, realizza il suo sogno grazie all’Associazione Baroni Rotti e all’Association Européenne des Pilotes Handicapés Visuels “Mirauds Volants”. Nel 2016 inizia a pilotare velivoli ultraleggeri assistita da un istruttore e, dal 2019, studia teoria e pratica di volo presso la Aviomar Flight Academy.
Sulla sua storia è stato anche creato un docufilm dal titolo “Chiudi gli occhi e vola” proiettato al CERN e al CineGlobe Film Festival nel 2019.
Potete acquistare il suo libro qui:
Volando nell’invisibile.

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